Tik Tok, la guerra dichiarata tra “Boomers” e "Generazione Z"

Tecnologicamente incapaci i primi, complessati e pieni di dubbi i secondi

di Daniele Rosa
MediaTech

Tik Tok, guerra dichiarata a colpi di meme tra Boomers e Generazione Z

E’ ormai una guerra a colpi di meme quella che si sta consumando sulla famosa piattaforma Tik Tok tra Boomer e Millennials o Generazione Z. Tanto humor ma pure un’alluvione di stereotipi che allargano sempre la forbice tra due generazioni. Il gap generazionale è ormai in rete.  La metà dei video di TikTok sui figli del baby boom rafforzano i tratti caratteristici, sia negativi che positivi, di questa generazione, secondo un studio pubblicato e di cui è coautore Reuben Ng, ricercatore dell'Università di Singapore .

Quali sono allora le caratteristiche delle due generazioni, lontane anni luce e che, per la prima volta, si trovano l’una contro l’altra? I primi, nati nel secondo dopoguerra,sono ritenuti dai giovani lenti, incompetenti con le tecnologie , con valori obsoleti e in cattive condizioni di salute. Nel 2019 il termine è diventato praticamente un insulto quando la piattaforma si è riempita di video di adolescenti che, con uno sprezzante “OK boomer”, chiudevano il discorso con gli altri, genitori in primis. Aldilà di questo il divario ha radici ancora più profonde che nascono dal fatto che la vecchia generazione è ritenuta dai Millennials privilegiata, lontana dalla realtà e soprattutto la causa dei loro problemi attuali tra cui cambiamento climatico, difficoltà nell’economia e condizione sociale.

Tik Tok, i Millennials padroni della tecnologia

Per contro i Millennial sono padroni della tecnologia, alcuni hanno girato il mondo prima di compiere 30 anni, altri, pochi in verità, hanno un lavoro a tempo indeterminato e possiedono una casa ancor prima di raggiungere questa età. Ma i più sono pieni di dubbi e problemi soprattutto su quello che li aspetta nel  futuro prossimo, ed anche per questo sono "arrabbiati". “I risultati dello studio sono travolgenti. Abbiamo riscontrato una chiara tendenza all'ageismo, e questo è molto preoccupante, poiché sappiamo che questo danneggia direttamente la salute mentale di coloro che ne soffrono", conferma Reuben Ng. Dopo aver visto più di mille video con gli hashtag #Boomer e #OkBoomer, sono emersi stereotipi negativi ricorrenti e sicuramente qualcosa di nuovo tra due generazioni. Un botta e risposta continuato fra due mondi diversi. Il primo racconta di chi a 23 anni era già sposato , con un lavoro, e magari con un mutuo per l’acquisto della prima casa. Dall’altro un mondo che sa tutto, perchè vive immerso nella comunicazione totale, ma sperimenta poco, contesta il vecchio modello, anche perchè non riesce nemmeno a pensare di affrontarlo nelle condizioni economiche attuali e quindi ha risentimento verso coloro che hanno causato quello che viene considerato il disastro attuale. Un mare di giovani che contestano ma non sono e nemmeno possono vivere in autonomia fuori dalla casa dei genitori, mantenuti dagli stessi genitori che criticano pesantemente.

Tik Tok,  la voglia di ridicolizzare la seniority

Sebbene la maggior parte di questi contenuti non sia improntata alla cattiveria, questo continuo ridicolizzare la seniority ha conseguenze negative psicologiche sui boomer. Questi ultimi di difendono sostenendo, a ragione, che “ I Millennial di oggi saranno i Boomers di domani", anche se non si sa in che condizioni arriveranno. Ed è anche questo il motivo per cui Tik Tok rimane una piattaforma frequentata per la maggior parte da giovani. Quelli che dividono sono anche i metodi di comunicare questo disagio sulla piattaforma. Secondo lo studio attualmente coesistono tre culture umoristiche. Il mezzo orale, le barzellette; la grafica, come gli elenchi puntati e il digitale, dove si inserisce l'umorismo di questa generazione. TikTok “mixa” il tutto e crea umorismo transmediale che, spesso, disturba gli  adulti che a volte non comprendono. I Boomer pensano, che i giovani, li insultino, mentre in parte è solo un linguaggio diverso. Esiste un divario tra due o più generazioni, e che nel caso dei più giovani si esprime attraverso l'umorismo. “Storicamente, è un modo per mettere in discussione il potere-dicono gli autori dello studio- le nuove generazioni si sentono totalmente emarginate, sentono che tutto il potere politico, economico e accademico è nelle mani dei Boomers. E siccome non possono metterlo in discussione con altri mezzi, usano l'umorismo, e lo fanno su un sito che gli appartiene, come Tik Tok”. I conflitti tra le generazioni sono sempre esistiti, ma è la prima volta che sono così radicati e soprattutto è la prima volta che una generazione sia così “nemica” di quella precedente. E pur essendo Tik Tok una piattaforma limitata ad un largo cluster di persone anche la realtà, pur con sfumature diverse, rimarca questo conflitto. Clima ed economia dividono abbastanza pesantemente i “fortunati” Boomers e i “complessati” Millennials.

 

 

 

 

 

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