Colesterolo alto? Ecco che cosa devi mangiare. I consigli
Colesterolo alto, i rimedi
Con l’espressione “trigliceridi alti” (nota anche come ipertrigliceridemia) si fa riferimento a livelli elevati di trigliceridi nel sangue. Questi sono una forma di grasso presente nel nostro corpo e sono in realtà un’importante fonte di energia. Possono però causare problemi di salute quando il loro livello supera determinati limiti.
I trigliceridi alti possono essere il risultato di diversi fattori, tra cui: l’obesità o l’eccesso di peso, in particolare l’accumulo di grasso addominale; la mancanza di attività fisica; un consumo eccessivo di alcol; alcune condizioni mediche quali il diabete, l’ipotiroidismo, la sindrome metabolica e le malattie renali.
Tra i vari fattori troviamo che possono comportare un innalzamento dei livelli dei trigliceridi c’è anche l’alimentazione, in quanto una dieta squilibrata, costituita da un’elevata assunzione di cibi ricchi di grassi saturi, zuccheri e carboidrati raffinati, può contribuire all’aumento dei trigliceridi nel sangue.
Quindi, per ridurre i livelli di trigliceridi o prevenirne un eccessivo innalzamento, spesso sono raccomandati dei cambiamenti nel proprio stile di vita e l’adozione di una dieta sana ed equilibrata. Ma cosa non mangiare con i trigliceridi alti? Scopriamo insieme quali sono gli alimenti da evitare e quelli consentiti per evitare di innalzare eccessivamente il livello di questi zuccheri.
Trigliceridi alti: cibi da evitare
I trigliceridi alti possono aumentare il rischio di malattie cardiache, come l’aterosclerosi, e livelli molto elevati (oltre 500 mg/dL) possono anche causare pancreatite, una grave infiammazione del pancreas.
Pertanto è consigliabile giocare d’anticipo, prevenendo i casi più gravi. Dopo aver fatto gli opportuni controlli medici, spesso il primo passo è cambiare l’alimentazione, ed è consigliabile evitare o limitare il consumo di determinati cibi che possono contribuire all’aumento dei livelli di trigliceridi nel sangue.
Triglicerdi alti: cosa non mangiare
Sono diversi i prodotti alimentari che andrebbero evitati per non rischiare di innalzare eccessivamente il livello dei trigliceridi. Elenchiamo qui di seguito alcuni cibi da evitare o da ridurre per prevenire ogni problema:
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tutti i cibi contenenti grassi saturi, quali carne rossa (specialmente se grassa), burro, formaggi grassi, pelle del pollo e prodotti lattiero-caseari interi;
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alimenti contenenti grassi trans, che si trovano negli alimenti fritti, nei prodotti da forno commerciali, nei cibi spazzatura e nelle margarine idrogenate;
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attenzione agli alimenti con zuccheri aggiunti, come bevande zuccherate, succhi di frutta confezionati, dolci, biscotti, dolciumi e cibi ultraprocessati che contengono elevate quantità di zuccheri;
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i carboidrati raffinati, come pane bianco, pasta, riso bianco e prodotti da forno a base di farina bianca;
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alimenti ad alto contenuto di colesterolo, quali uova, frattaglie (fegato, reni), frutti di mare grassi (gamberi, aragoste);
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limitare o evitare l’assunzione di alcolici, ricchi di calorie che possono interferire con il metabolismo dei grassi nel corpo.
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L’adozione di una dieta sana ed equilibrata nel complesso è fondamentale per la gestione dei trigliceridi alti, con particolare attenzione alla quantità e alla frequenza delle porzioni. Importante consultare sempre un medico o un dietista per un’adeguata valutazione e consulenza dietetica personalizzata.
Cibi adatti a chi ha i trigliceridi alti
Abbiamo visto quali cibi evitare in caso di trigliceridi alti, ma allo stesso modo è consigliabile includere nella propria dieta alcuni alimenti che possono aiutare a ridurre i livelli di trigliceridi nel sangue. Si tratta in generale di alimenti che non promettono miracoli, ma che possono aiutare a contenere il livello dei trigliceridi e a migliorare la nostra salute, se abbinati a uno stile di vita appropriato.
Ecco alcuni prodotti alimentari da introdurre nella propria dieta senza rischiare di compromettere il livello dei propri trigliceridi:
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pesce ricco di omega-3, come ad esempio il salmone, lo sgombro, il tonno e le sardine;
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frutta e verdura, fonti di fibre e antiossidanti, con particolare attenzione per le varietà colorate, come bacche, agrumi, mele, carote, spinaci e broccoli;
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i cereali integrali, come avena, quinoa, farro e riso integrale, da preferire a pane e riso bianchi e alla pasta;
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legumi, quali fagioli, lenticchie, ceci e altri, fonti eccellenti di fibre e proteine vegetali, da includere in zuppe, insalate o piatti principali;
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frutta secca e semi, quali mandorle, noci, semi di lino e semi di chia, ricchi di acidi grassi sani, fibre e antiossidanti, (da consumare però con moderazione);
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prediligere i grassi sani, come l’olio d’oliva extravergine, olio di semi di lino, olio di cocco e avocado, fonti di grassi monoinsaturi e polinsaturi benefici per la salute cardiaca, da usare anche questi con moderazione;
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yogurt e latticini a basso contenuto di grassi, quali yogurt greco, latte scremato e formaggi magri;
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il tè verde, ricco di antiossidanti, può essere incluso nella routine quotidiana di idratazione.
Inoltre, adottare un’alimentazione equilibrata non è sempre sufficiente a ridurre il livello dei trigliceridi. Molto spesso infatti si consiglia di abbinare alla dieta un’attività fisica, o di aumentarne la frequenza, di monitorare frequentemente il livello dei trigliceridi e il peso corporeo, e in casi estremi anche l’utilizzo di farmaci specifici.
Queste sono solo indicazioni generali sui cibi da evitare e quelli più adatti per chi ha i trigliceridi alti, ma è consigliabile consultare un medico o un dietista per una valutazione e una consulenza dietetica personalizzata in base alle proprie esigenze specifiche, considerando che il fabbisogno giornaliero può dipendere da molti elementi personali difficili da valutare in autonomia.