Fertilità, sempre meno spermatozoi: a rischio la capacità umana di riprodurre
Stili di vita, ambienti non sani ed esposizione all’inquinamento fra le cause del calo
Fertilità, calo preoccupante degli spermatozoi
Nonostante che ormai sulla terra vivano 8 miliardi di persone il prossimo futuro potrebbe essere preoccupante dal lato della fertilità maschile. Uno studio, pubblicata su Human Reproduction e condotta da Update in 53 paesi, conferma un preoccupante trend in calo nel numero di spermatozoi. Se questa tendenza continuasse gli uomini potrebbero non essere più fertili entro il prossimo decennio. Stile di vita ed esposizione a sostanze chimiche inquinanti, anche del feto, fra le cause principali. La ricerca ha mostrato che la concentrazione di spermatozoi, in 50 anni, si è praticamente dimezzata, passando dai 101 milioni per millilitro a 49 milioni per millimetro. Con questi parametri ci si avvicina velocemente al limite dell’infertilità. La scienza indica che gli uomini possono essere considerati subfertili con concentrazioni di spermatozoi inferiori a 40 mil/ml e sterili inferiori a 15 mil/ml"
Fertilità, un calo globale ed accellerato
Altro dato, inquietante, osservato nello studio è che il calo della “materia riproduttiva” è globale ed è in crescita accellerata anche in Asia, Africa e America Latina. Mentre dal 1973 la concentrazione di spermatozoi è diminuita a un tasso annuo dell'1,16%, dal 2000 lo ha fatto a un tasso del 2,64%. Osservando agli altri anni del periodo, l'accelerazione si conferma: dal 1985 il tasso era dell'1,31% e già nel 1995 era salito all'1,90% annuo. Se questo trend dovesse continuare, in appena un decennio, il numero di spermatozoi potrebbe scendere sotto la soglia minima utile ad avere figli. Sulle cause del declino globale dello sperma, poche le certezze molte le ipotesi. ”Tra queste-dicono gli scienziati- l'esposizione a sostanze chimiche e inquinanti è una causa di interruzione ormonale dell'asse ipotalamo-ipofisi-gonadi che interferirebbe con la produzione di sperma".
Fertilità, basso numero di spematozoi e rischio di patologie maschili
Shanna Swan, della Icahn School of Medicine del Mount Sinai (USA), osserva che “bassi numeri di spermatozoi non solo influirebbero sulla fertilità maschile, ma avrebbero conseguenze per la salute maschile e correlati a tendenze avverse (sindrome da disgenesia testicolare). L'inquietante calo del numero di spermatozoi e la concentrazione di oltre l'1% all'anno mostrati nello studio confermano i riflessi in altre patologie maschili, come il cancro ai testicoli, i disturbi ormonali e i difetti genitali alla nascita". Per quanto riguarda le cause sono molti esperti che riconoscono tra colpevoli le abitudini di vita e l’esposizione agli inquinanti, ma evidenziano anche quanto sia complicato determinare le cause esatte del problema. Quello che da tutto il mondo scientifico viene chiesta è un'azione globale per promuovere ambienti più sani per tutti, riduzioni significative alle esposizioni chimiche e corretti stili di vita, tre pilastri che potrebbero salvaguardare la salute riproduttiva della razza umana.