"Abusata durante riti satanici": assolti i genitori affidatari

La decisione del gup di Milano sulle controverse accuse di una donna che riferiva di 15 anni violenze sessuali anche in "un contesto di riti satanici"

Redazione
Milano

"Abusata durante riti satanici": assolti i genitori affidatari

Sono stati assolti "perché il fatto non sussiste" i due genitori affidatari accusati a Milano di avere costretto una giovane appena maggiorenne, ospitata nella loro casa, a subire per 15 anni, dal 2000 al 2015, violenze sessuali anche in "un contesto di riti satanici e messe nere". Come riferisce Ansa, lo ha stabilito il gup Sofia Fioretta, che ha giudicato i due con il rito abbreviato. Il pm milanese Stefano Ammendola, titolare dell'inchiesta, aveva chiesto condanne fino a 8 anni.

Il racconto della donna: "Abusi da diversi uomini con tuniche bianche e incisioni su schiena e gambe"

Secondo quanto emerso dalle indagini, i due imputati difesi dagli avvocati Luigi De Mossi e Francesco Poggi, avrebbero esercitato sulla donna "poteri corrispondenti a quelli del diritto di proprietà". Dal 2005 la giovane, oggi 41enne, sarebbe stata vittima di abusi durante riti satanici e messe nere, ai quali avrebbero preso parte "diversi uomini, non meglio identificati", che indossavano "delle tuniche bianche e dei cappucci", anche in uno "studio di registrazione insonorizzato" e alla presenza di "un crocifisso capovolto". In quel contesto, la donna sarebbe anche stata sottoposta a "torture" e ferita con un coltello con "incisioni sulla schiena e sulle gambe". I genitori affidatari sono stati assolti da tutte le imputazioni. L'avvocato Massimo Rossi, legale della donna, che si era costituita parte civile nel processo, afferma che la sentenza di assoluzione è "un'offesa" alla sua assistita. "Per la prima volta era stata creduta e adesso è di nuovo all'inferno. Io questo non lo tollero - ha sottolineato -, mi batterò fino in fondo".

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