Arpa Lombardia, un centro d'eccellenza nel settore delle frane

La presidente Lo Palo: "Dopo il Vajont, la mia generazione ha maturato consapevolezze di monitoraggio e prevenzione"

a cura della redazione
Lucia Lo Palo, Arpa Lombardia
Milano

Arpa Lombardia, un centro d'eccellenza nel settore delle frane

"La Lombardia puo' vantare un'eccellenza anche nel settore delle frane con il Centro di monitoraggio geologico di Arpa Lombardia che monitora 45 frane con trasmissione dati in tempo reale. Voglio ricordare questo fiore all'occhiello del nostro sistema regionale proprio oggi nel giorno in cui  60 anni fa dal monte Toc  si staccò una frana che precipitò nel lago artificiale del Vajont, provocando un’onda di piena che superò la diga, spazzando via interi paesi, ma soprattutto quello di Longarone.  1910 i morti accertati".

Lo dice, in una nota, la presidente di Arpa Lombardia, Lucia Lo Palo

Lo Palo: "Io non ero ancora nata, ma il racconto di quella vicenda mi è stato restituito dalla memoria che su questa tragedia non ha mai subito oblio"


"Io non ero ancora nata, ma il racconto di quella vicenda mi è stato restituito dalla memoria che su questa tragedia non ha mai subito oblio. Mi ha colpito tantissimo l’idea che un’onda passasse sopra la testa di un intero paese oscurando il cielo ma senza uccidere nessuno mentre l’altra onda micidiale a una velocità inimmaginabile superando la diga che l’uomo aveva costruito, è scesa verso valle spianando interi paesi, mi ha scioccato l’idea che quella gente fosse rimasta senza i vestiti prima, e senza pelle dopo uccisi solo dallo spostamento d’aria ancor prima che dall’acqua, che ha distrutto tutto con la prima ondata e con la risacca ha spianato livellando l’intera vallata cambiando completamente la morfologia della valle del Piave. 
Mi sono domandata tante volte come fosse possibile che omertà  inefficienza superficialità persino avidità potessero essere state tutte complici funzionali a un crimine di tale portata, come fosse possibile che esperti professori giornalisti scienziati e politici non avessero capito che la tragedia era inevitabile, so che all’epoca non c’erano gli strumenti di oggi e che oggi noi siamo in grado di impedire maggiormente che le persone possano morire in un attimo senza nessuna colpa.

 

Lo Palo: "Dopo il Vajont, la mia generazione ha maturato due forti consapevolezze"


"Le donne e gli uomini della mia generazione, che sono venuti su dopo il Vajont e che hanno contato le decine di disastri voluti dalla natura determinati dall’uomo, hanno maturato forte la consapevolezza di due cose fondamentali: la prima è la cura del territorio che si esprime soprattutto con la capacità di monitoraggio e di prevenzione, la seconda è  la consapevolezza dell’uomo di fronte alla natura e la formazione in materia tecnologica e ambientale.  Dobbiamo impedire con tutte le nostre forze che ci siano altre tragedie come quella del 9 ottobre del 63. E siamo gia in moto per farlo".

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