Bandiere, applausi e silenzio. I funerali di Berlusconi da piazza Duomo

Il presidente del Milan, il fondatore di Forza Italia, l'imprenditore che ha plasmato l'immaginario del Paese: i funerali di Berlusconi visti dalla piazza

di Stefano Marrone
Piazza Duomo: i funerali di Berlusconi
Milano

Bandiere, applausi e silenzio. I funerali di Berlusconi da piazza Duomo

Funerali di Silvio Berlusconi: Piazza Duomo è gremita ma insolitamente silenziosa. Ogni tanto un applauso rompe il silenzio. Quello a Mattarella il più lungo, a Meloni va il più intenso. In ogni caso sono applausi composti, a tratti religiosi nella piazza fuori dalla cattedrale.

"Un presidente, c'è solo un presidente"

Alle 14,55 la musica cambia. All’arrivo in perfetto orario del feretro, si srotolano le bandiere della curva sud milanista. “Silvio, Silvio, Silvio” partono i cori supportati da applausi e striscioni. “Un presidente, c’è solo un presidente”.  Appena la bara varca il portone del Duomo, le bandiere tornano a issarsi a mezz’asta.

Berlusconi, la commozione dei supporter di Forza Italia

A destra sotto il teleschermo, lo stuolo di militanti di Forza Italia, con bandiere e cappellini azzurri, fa partire coi megafoni l’inno del partito. L’età media è alta, i volti tesi, quasi tutti hanno occhiali da sole, dietro cui faticano a nasconder le lacrime. Qualcuno prova a usare le copie de Il Giornale o di Libero come riparo dal sole. Ogni tanto gridano il loro sconforto: “Grazie presidente”, “Addio Silvio”.

Torna il silenzio sulla piazza, sovrastata dal sole e dal rombo degli elicotteri. Sotto la Madonnina c’è un fiume di gente, ma non sembra una festa scudetto o un tripudio da Coppa dei Campioni.

"Silvio era unico...". Il contestatore zittito

Qualcuno si commuove e piange. In molti sorridono. “Che fine facciamo…alla fine siamo tutti uguali” sbuffa un signore di mezza età, marsupio a tracolla e accento romano. “No, lui no. Lui era unico” gli abbaia una signora anziana, messa in piega , tailleur e cartello eloquente: “Travaglio merda”.

Gli risponde poco lontano il cartello di un contestatore “Vergogna di stato”. Partono fischi, una selva di “Scemo, scemo” e qualche spintone. Ritorna il silenzio e qualche sorriso.

Piazza Duomo si svuota. "Silvio, quanto ci hai fatto divertire..."

Partono applausi quando sul maxischermo compaiono i volti di Galliani, Gerry Scotti, i parenti e durante l’omelia dell’arcivescovo. Qualcuno prega, la stragrande maggioranza resta silenziosa. Alle 16 in punto la messa finisce. All’uscita della bara piazza Duomo si scioglie. Di nuovo bandiere, applausi, cori. E ora qualche lacrima in più.

In breve la piazza si svuota. Restano bicchieri di plastica, piccioni e il commento laconico di un signore anziano: “Silvio, quanto ci hai fatto divertire”.

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