Beic, gli architetti di Milano con Boeri e Zucchi: "Tutto regolare"
La nota dell'Ordine degli Architetti di Milano: "Piattaforma Concorrimi garanzia di trasparenza. Anche per i nostri avvocati nessuna incompatibilità"
Beic, gli architetti di Milano con Boeri e Zucchi: "Tutto regolare"
L'Ordine degli Architetti di Milano interviene sull'indagine per turbativa d'asta che vede coinvolti anche Stefano Boeri e Cino Zucchi. Con una nota in cui si ribadisce come l'utilizzo della piattaforma "Concorrimi" sia garanzia di trasparenza ed equità che pare dunque una difesa dei due professionisti finiti sotto i riflettori.
Si legge: "Nell’ambito dell'inchiesta condotta da Giancarla Serafini, Paolo Filippini e Mauro Clerici con al centro una presunta turbativa d'asta per il progetto della nuova Beic, Biblioteca europea di informazione e cultura, l’Ordine degli Architetti di Milano fa luce sulle procedure di tutela messe in atto in rappresentanza degli iscritti e ribadisce che Concorrimi e il concorso pubblico sono uno strumento da sempre a garanzia di trasparenza e qualità del progetto". "Per portare ovunque – spiega il presidente Federico Aldini – le basi per costruire e rigenerare città belle e giuste, nell’interesse di tutta la cittadinanza, prima di tutto".
Di fronte alle istanze degli iscritti che hanno sollevato il problema chiedendo di intervenire, prosegue il comunicato, l’Ordine si era prontamente messo all’opera e, visto che il concorso era stato svolto attraverso la piattaforma Concorrimi, era stato chiesto un parere legale a esperti di gare pubbliche per verificare la sussistenza di eventuali profili di incompatibilità e possibili irregolarità.
Beic, gli architetti di Milano: "Per i nostri avvocati non ci sono state incompatibilità"
"Ci siamo affidati allo studio legale Fidanza-Gigliola di Roma attraverso lo studio milanese De Lorenzi-Micciché-Scalera-Spada che collabora già con noi. Abbiamo rivolto un quesito preciso, e a settembre 2022 è arrivato il loro responso negativo. A loro parere non si intravedevano estremi di incompatibilità. A quel punto, dopo aver comunicato l'esito agli iscritti che ci avevano chiesto spiegazioni, ci siamo fermati. Anche perché nessuno dei partecipanti, a differenza di quanto spesso avviene nelle gare pubbliche, aveva presentato ricorso contro l'esito dell’iniziativa", spiega il presidente.
"Questo episodio non deve far perdere la fiducia in uno strumento, come quello del concorso di architettura, nel quale l’Ordine crede fortemente. Il tema delle commissioni giudicatrici nei concorsi di progettazione è da sempre all’attenzione dell’Ordine che, il 13 ottobre 2022 presso la sede di via Solferino, aveva organizzato un approfondimento formativo radunando professionisti ed enti organizzatori per un confronto costruttivo e lungimirante", conclude la nota.