Confindustria, Bonomi: "Sì ai fondi Mes. Governo punti su taglio del cuneo"

All'assemblea di Assolombarda è intervenuto anche il presidente di Confindustria, che ha indicato al Governo le priorità degli industriali

Milano

Confindustria, Bonomi: "Sì al Mes. Governo punti su taglio del cuneo"

All'assemblea di Assolombarda, nel corso di una conferenza stampa, è intervenuto anche per sottolineare le priorità degli industriali il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi. Il quale ha rimarcato quelle che, secondo Confindustria, sono le prossime sfide che il paese deve affrontare. 

"Governo punti sul taglio al cuneo fiscale"

"La prossima sfida e' la nuova legge di bilancio - ha rimarcato Bonomi nel suo intervento - deve avere a nostro avviso due temi fondamentali. Secondo noi il taglio del cuneo fiscale e transizione 5.0 devono essere strutturali. Le tax expenditure per le imprese valgono 14 miliardi di euro: sono disposto a rinunciare ai 14 miliardi, purché il governo li utilizzi integralmente per abbattere il cuneo fiscale".

Sì alle risorse del Mes

Nell'ambito del dibattito italiano sul Meccanismo Europeo di stabilità (Mes) che tanto sta facendo dibrillare il Governo, Confindustria si dice favorevole lanciando anche un messaggio al Governo. "Chiediamo di utilizzare le risorse del Mes per stimolare gli investimenti sul green e sul digitale - ha detto Bonomi - perchè va bene avere regolamenti, va bene avere paraocchi, ma poi bisogna fare anche un bagno di realtà". Sulla ratifica del Mes ha poi aggiunto che "è ovvio che sia un tema politico che il governo sta trattando con l'Europa, però quando c'è la volontà politica si può fare tutto, quindi ci si mette due minuti a dire 'lo ratifichiamo, ma vi chiediamo la possibilità di utilizzarlo come strumento di politica industriale'".

Nessun veto al salario minimo 

Per quanto invece riguarda il salario minimo, tema posto all'attenzione del Governo dalle opposizioni con una proposta di legge congiunta, Bonomi ha sottolineato che "non è un problema per Confindustria perché i nostri contratti sono tutti superiori alla soglia di 9 euro lordi. Da parte nostra nessun veto". 

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