Esondazione del Seveso, perchè le vasche di contenimento non sono la soluzione

Il Comune di Milano guarda alla attivazione delle vasche di laminazione per impedire disastri come quello del 31 ottobre. Per gli esperti potrebbero non bastare

Redazione
Maltempo a Milano
Milano

Esondazione del Seveso, perchè le vasche di contenimento non sono la soluzione

Dopo la rovinosa esondazione del Seveso avvenuta il 31 ottobre, Milano attende con ancora maggiore ansia il termine dei test alle vasche di laminazione che dovrebbero impedire il ripetersi di eventi così catastrofici. Con Regione e Comune che si rimbalzano nel frattempo le responsabilità sulla mancata attivazione dei dispositivi Ma tra gli esperti in questi giorni è stato manifestato un certo scetticismo sull'efficacia di questi sistemi. Interpellato da Repubblica, Marco Prusicki ha spiegato che il vero problema è l'impermeabilizzazione del terreno attorno a lunghi tratti del fiume, che limita il deflusso idrico.

Ludovici: "Il terreno non trattiene l'acqua perchè c'è l'asfalto"

Stessi concetti espressi pochi giorni fa da Andrea Agapito Ludovici, responsabile delle acque e dei fiumi per WWF Italia, a Fanpage: "Un territorio in cui ci sono tanti centri abitati: lì il terreno non riesce a trattenere l'acqua perché c'è l'asfalto. Questa impermeabilizzazione, che negli ultimi 50 anni ha coperto quasi tutta la fascia a ridosso del fiume, ha fatto sì che l'acqua non abbia la possibilità di trattenersi, penetrare nel terreno e andare a ricaricare le falde. Viene scaricata direttamente nel fiume, questo crea ulteriori problemi", ha spiegato l'esperto ribadendo che nel momento in cui si vanno a progettare possibili azioni di contenimento, questo è un fattore di cui tenere assolutamente conto.

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