Sgomberato l'ex cinema occupato dagli studenti: 11 denunciati
E' iniziato questa mattina lo sgombero all’ex cinema Splendor occupato dagli studenti contro il caro affitti dei quartieri universitari
Sgomberato l'ex cinema occupato dagli studenti: 11 denunciati
Sgomberato l'ex cinema Splendor di viale Gran Sasso a Milano occupato sabato mattina dal movimento studentesco Tende in piazza: 11 le persone denunciate. I giovani hanno organizzato per questo pomeriggio alle 18,30 un'altra manifestazione di protesta, questa a volta di fronte a Palazzo Marino, dove terranno una conferenza stampa.
Gli occupanti: "Non c'e' stato spazio per opporre resistenza"
"Ci stanno sgomberando - scrivono - sono arrivati stamattina alle sette e mezza con cinque camionette. Non c'e' stato spazio per opporre resistenza. Hanno preso i telefoni e chiesto i nominativi di quelli dentro, ora raggruppati nel salone". "Invitiamo tutti in presidio fuori - aggiungono - per fare vedere che questo genere di azioni ha il supporto di tante e tanti che reclamano il diritto ad abitare la propria città".
Cgil: esprimiamo solidarietà ai ragazzi che lottano
"Le istituzioni sono mesi che non risolvono il problema ma con grandissima velocità hanno deciso di sgomberare subito l'occupazione dell'ex cinema Splendor, che da tantissimi anni è chiuso ed abbandonato, ma che probabilmente di fronte alla protesta e all'occupazione degli studenti è improvvisamente diventato funzionale e fondamentale per la proprietà e per il futuro immobiliare e sociale della città. L'ex cinema Splendor è uno dei tanti simboli della città di Milano e di tutte le città universitarie, dove i luoghi e gli spazi ci sono ma non vengono destinati all'uso sociale necessario, che sia per gli studenti, le famiglie o i lavoratori. Come Cgil Milano e Cgil Lombardia esprimiamo non solo solidarietà ai ragazzi che lottano, ma chiediamo che quanto prima i tavoli istituzionali con Comune e Regione siano convocati con cadenza costante e producano soluzioni concrete. Come Cgil faremo la nostra parte affinché Regione e Comune risolvano questo problema, oramai diventato socialmente drammatico e che è parte del più generale tema dell'abitare a Milano ed in Lombardia, dove la risposta non può essere quella di sgomberare dei 'pericolosi' ragazzi universitari".