Fabrizio Corona, perizia psichiatrica: "Capace di intendere, non pericoloso"
La perizia psichiatrica relativa ai fatti del 2021, quando Corona si ferì alle braccia scoprendo che doveva tornare in carcere: "Non incapace, ma stava male"
Fabrizio Corona, la perizia psichiatrica: "Capace di intendere, non pericoloso"
Fabrizio Corona era capace di intendere e di volere quando, nel marzo del 2021, si ferì alle braccia, urlando contro la Polizia e spaccando un vetro dell'ambulanza che era arrivata a prenderlo sotto casa e lo aveva portato in ospedale, dopo che un giudice di Sorveglianza aveva deciso che l'ex agente fotografico doveva rientrare in carcere. Provvedimento poi bocciato da altri giudici. In un'udienza nei mesi scorsi, infatti, il giudice della decima sezione penale di Mliano Cristina Dani aveva affidato all'esperta Marina Verga l'incarico di una perizia psichiatrica per "valutare se al momento dei fatti la capacità di intendere e volere dell'imputato fosse assente o scemata per vizio di mente e se tuttora sussista eventualmente una sua pericolosità sociale".
Corona: "Evasione da una finestra a 30 metri? Magari era un tentato suicidio"
Escludendo un vizio di mente al momento dei fatti, l'esperta ha anche escluso di conseguenza la pericolosità. La perizia, come chiarito dal legale dell'ex re dei paparazzi, l'avvocato Ivano Chiesa, ha accertato che Corona non era incapace, anche se "stava male" in quel periodo. L'accusa di tentata evasione, invece, altro reato contestato nel processo, si riferisce, secondo l'accusa, al fatto che sempre nel marzo 2021, quando era ricoverato nel reparto di psichiatria del Niguarda prima di essere trasferito in carcere, avrebbe cercato di uscire da una finestra della struttura. "Evasione? Ero a 30 metri e non ci sono balconi, come evado? Muoio. Magari era un tentato suicidio, no?", aveva spiegato l'ex agente fotografico, tornato libero nelle scorse settimane, dopo aver scontato le condanne definitive, e che in questi giorni sta facendo parlare di sé per il caso scommesse.