Fusione Eurolavoro-Afol metropolitana: via libera dal consiglio
La consigliera delegata al Lavoro della Città metropolitana di Milano Diana De Marchi ha presentato il progetto di fusione, approvato all’unanimità
Fusione Eurolavoro-Afol metropolitana: via libera dal consiglio
Fusione per incorporazione di Eurolavoro scarl in Afol Metropolitana: il Consiglio metropolitano ha dato il via libera, e, ora, toccherà ai 72 Comuni soci di Afolmet ratificare la decisione così da concludere l’operazione entro il 31 dicembre. Si tratta di una svolta importante per le politiche pubbliche della formazione e del lavoro a livello territoriale, che arriva al termine di un percorso complesso e che porta alla modifica dello Statuto di Afol e alla convenzione vigente. Una scelta che, dopo il confronto in sede di commissione, ha incontrato il parere favorevole di tutto il Consiglio metropolitano nella seduta di lunedì 24 ottobre.
De Marchi: "Passaggio nella direzione della semplificazione e del potenziamento dell'orientamento"
E’ stata proprio la consigliera delegata al Lavoro e Politiche sociali della Città metropolitana di Milano, Diana De Marchi, a illustrare il punto il Consiglio metropolitano, raccogliendo con soddisfazione il via libera di tutti i colleghi. “Si tratta di un’operazione strategica, che arriva al termine di un lungo e complesso percorso di confronto – spiega a margine della votazione la consigliera – Un passaggio che va nella direzione della semplificazione e del potenziamento dei servizi di orientamento, formazione e occupazione, affinché siano più efficaci ed efficienti, senza dimenticare una notevole ottimizzazione delle risorse disponibili, in termini di economicità. Questa fusione mette fine alla frammentazione esistente in termini di politiche pubbliche per il lavoro nell’area metropolitana, che si trova ora unita, mettendosi così nelle condizioni di generare politiche integrate coerenti univoche, oltre che sicure economie di scala a livello gestionale. Aspetti fondamentali nel particolare momento socio-economico che il Paese sta affrontando”.
Ora il via libera dai 72 Comuni chiamati a ratificare la fusione
Proprio per la centralità del tema a livello sociale e per le importanti ricadute di questo passaggio storico De Marchi auspica un via libera trasversale a livello politico dei 72 Comuni chiamati a ratificare il documento e un ingresso in Afol di tutti i 49 comuni dell'area attualmente servita da Eurolavoro: “Così come il Consiglio metropolitano ha espresso il suo parere favorevole in maniera unanime - conclude – spero che anche i Comuni, al di là delle differenze di colore o appartenenza politica, si ritrovino nella bontà di questa scelta e delle positive ricadute che potrà avere per i servizi di formazione e occupazione sul nostro territorio, ratificando quanto prima il documento per concludere l’operazione entro fine anno”