Il milanese Paolo Romano si candida al congresso nazionale dei Giovani dem

Il consigliere dem Paolo Romano si candida al congresso nazionale dei Giovani Democratici: "La nostra generazione è stata abbandonata dalla politica per anni"

a cura della redazione
Paolo Romano
Milano

Pd, il milanese Paolo Romano si candida al congresso nazionale dei Giovani democratici

Dopo la sua corsa alle regionali lombarde insieme ai Giovani Democratici dove è risultato il primo tra gli eletti nell’area metropolitana milanese, il giovane consigliere dem Paolo Romano si candida al congresso nazionale dei Gd. 27 anni, già assessore in municipio 8 e segretario dei Gd meneghini ha sostenuto convintamente Elly Schlein alle ultime primarie. La sua candidatura nasce da Generazione Prossima, un percorso che ha riunito oltre cento territori da Sud a Nord nella costruzione di un programma collettivo.

Romano: "La nostra generazione è stata abbandonata dalla politica per anni"

“Ci candidiamo alla segreteria nazionale dei Giovani Democratici, come comunità, per rappresentare chi in questi anni ha sempre lavorato sul territorio e a livello nazionale, portando avanti dal basso campagne fondamentali come #LoStagenonèlavoro, che ha raccolto oltre 75mila firme contro lo sfruttamento degli stage, e quella sulla salute mentale, che abbiamo portato nei comuni per realizzare progetti sperimentali come lo psicologo di quartiere – commenta Paolo Romano -. La nostra generazione è stata abbandonata dalla politica per anni, ed ora ci si lamenta in modo paternalistico se non ce ne occupiamo abbastanza: e invece lo facciamo, nelle piazze per l’ambiente, nelle tende davanti alle università contro il caro-affitti, noi ci siamo. Siamo consapevoli che il punto di non ritorno è vicino: di fronte all’emergenza climatica, al precariato giovanile che non ci permette di avere un futuro, a diseguaglianze territoriali talmente ampie che ci costringono a scappare dai nostri territori verso le grandi città e verso l’estero, non possiamo più aspettare. Per non parlare dei diritti, che oggi sono sotto attacco: dalle carriere alias alla parità di genere, al matrimonio egualitario, che dovrebbero essere la normalità”.

“Adesso basta: serve una giovanile autonoma, senza influenze esterne e che si ponga come avanguardia dicendo ciò che altri non possono o non vogliono dire”, conclude Romano.

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