La faida interna alla famiglia "San Carlo". Milioni versati dal padre malato
Vitaloni, 88 anni, continua a firmare i correlati atti notarili a vantaggio della figlia Susanna, 57 anni
La faida interna alla famiglia "San Carlo". Milioni versati dal padre malato
Quella all'interno della famgilia Vitaloni, proprietaria del marchio di patatine San Carlo, sembra la trama della serie tv Succession. Alberto Vitaloni ha 88 anni ma versa in condizioni di salute non ottimali. Ha subito due ictus cerebrali ischemici, tra il 2012 e il 2015, uno per emisfero, che gli hanno provocato una demenza vascolare e la compromissione delle competenze cognitive e psichiche.
Vitaloni, 88 anni, continua a firmare i correlati atti notarili a vantaggio della figlia Susanna, 57 anni
Come riporta l'edizione milanese del Corriere della Sera, l'imprenditore continua, però, a far macinare milioni e soprattutto a firmare i correlati atti notarili a vantaggio della figlia Susanna, 57 anni, unica donna fra i quattro erede.
La denuncia del figlio Francesco verso la sorella Susanna
Che, però, non è esente da problemi. La figlia, che ha in custodia il padre malato, è stata denunciata dal fratello 61enne Francesco (difeso dall’avvocato Mario Marino) per "maltrattamenti in famiglia, sequestro di persona, violenza privata e circonvenzione d’incapace".
Le accuse: "I mancati accertamenti clinici di cui è responsabile Susanna sono un fatto storicamente certo"
Nella sua denuncia il figlio ha incluso, ritenendoli responsabili, i "collaboratori» della sorella Susanna. E le accuse proseguono: "I mancati accertamenti clinici di cui è responsabile Susanna sono un fatto storicamente certo, in quanto, ove fossero stati fatti, sarebbero stati certamente prodotti nel radicato procedimento civile per interdizione, a meno che la stessa non abbia in suo possesso certificazioni mediche recenti, attestanti l’incapacità del padre, e che per questo motivo non sono state prodotte nel giudizio".
Sicché ne consegue che "o Susanna ha sottoposto e sottopone a frequenti costanti accertamenti il proprio padre, evitando accuratamente di produrne gli esiti ai fratelli e perfino al Tribunale di Milano, in quanto a lei sfavorevoli, oppure la stessa donna ha colpevolmente omesso e omette di sottoporlo alle necessarie cure mediche e ai relativi accertamenti diagnostici". Una guerra tutta interna alla famiglia delle patatine.