Marco Mancini, in un libro le verità di un servitore dello Stato
Da oggi in vendita per Rizzoli il libro dell’ex capo del controspionaggio italiano Marco Mancini, dal titolo “Le regole del gioco"
Marco Mancini, in un libro le verità di un servitore dello Stato
Esce oggi in libreria il libro “Le regole del gioco”, scritto da Marco Mancini, uno degli 007 italiani più importanti della storia repubblicana. Con il colonnello Stefano Giovannone è considerato uno dei padri dell’intelligence moderna italiana. Romagnolo di Lugo di Romagna, è cresciuto nella squadra del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa e ha partecipato con successo a numerose operazioni antiterrorismo in tutto il mondo a rischio della propria vita. E come tutti gli eroi della storia si è fatto tanti amici, ma anche qualche nemico…
Mancini, una storia d'Italia inedita, raccontata da chi ha vissuto in trincea il gioco dei servizi segreti
“La canna della Smith & Wesson 38 special che sfiora la nuca di Sergio Segio. L'irruzione momento per momento nei covi delle Brigate Rosse. Lo sguardo del terrorista di al-Qaida che incrociai a pochi metri dall'ambasciata italiana a Beirut, mentre stava cercando il punto giusto per farla esplodere piazzandoci 400 chili di esplosivo. L'azione di contrasto nei confronti di servizi segreti russi che tentavano di penetrare l'Italia." Tutto questo grazie al "controspionaggio offensivo": un metodo affinato dall'agente segreto italiano Marco Mancini che lo ha messo in pratica con successo per molti anni. Mancini ha partecipato a operazioni cruciali per la sicurezza del nostro Paese fin dai suoi esordi nella Sezione speciale anticrimine dei carabinieri di Milano fondata dal Generale Carlo Alberto dalla Chiesa per combattere il terrorismo e poi come agente segreto dello spionaggio e del controspionaggio in Africa, nei Paesi dell'Est Europa e nel Medioriente allargato. Ha costruito un sistema clandestino di spie nei teatri di guerra per acquisire informazioni utili alla liberazione degli ostaggi.
Il risultato è una storia d'Italia inedita, raccontata da chi ha vissuto in trincea il grande gioco dei servizi segreti internazionali, dedicando ogni energia a sventare attentati e impedire conflitti. Perché sono tante le guerre che Mancini ha combattuto per proteggere gli italiani da rischi ben peggiori. Alcune di queste attività sono giunte alla ribalta della cronaca, altre, come il sequestro di Abu Omar, sono ancora misteriosamente coperte dal segreto di Stato”.