Meloni a testa in giù, studenti del Carducci puniti con "lavori umilianti"

Il comunicato del collettivo del liceo milanese dove erano comparsi cartonati della premier a testa in giù: "Autori puniti con lavori utili in clima umiliante"

di Redazione
Milano

Meloni a testa in giù, studenti del Carducci puniti con "lavori umilianti"

Dieci giorni di sospensione e 18 ore suddivise in educazione civica e attività socialmente utili. Sono i provvedimenti disciplinari decisi dal liceo Carducci di Milano per gli studenti che, il 4 marzo scorso, hanno appeso fuori dall'istituto i cartonati della premier Giorgia Meloni e del ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara, a testa in giù. A dare notizia dell'iter che ha portato l'istituto a stabilire questa punizione è un comunicato del collettivo della scuola Mille Papaveri Rossi, secondo cui però qualcosa è sfuggito di mano nell'applicazione delle sanzioni. Secondo il collettivo i lavori svolti dagli studenti si svolgono in un clima "umiliante".

Il racconto del collettivo: "Studenti al lavoro mentre i docenti li deridono"

"Il 22 marzo una studentessa, durante una delle ore di attività socialmente utili, è costretta a trasportare a mano, per due rampe di scale e una discesa, in uno scatolone, più di un centinaio di componenti di vecchi computer - si legge nel comunicato -. Dovrà poi spostare delle vecchie mattonelle con dei secchi per una discesa non asfaltata e dei sacchi della spazzatura. A detta del personale Ata che sorvegliavano la ragazza mentre eseguiva gli incarichi, queste erano mansioni posticipate da tempo, ma all'occasione della sanzione se n'è subito approfittato per portare tutto a termine".

 Inoltre il 24 marzo, sempre secondo la ricostruzione del collettivo, gli studenti "come parte del lavoro a loro assegnato, devono dipingere di bianco i muri paralleli alla sede del nostro istituto. Vengono coperte scritte e disegni accumulati negli anni, nonostante la perfetta consapevolezza della poca efficacia dell'atto - si legge -. I docenti che sono di passaggio non si trattengono dal fare commenti derisori, ad assecondare passanti che insultano apertamente i responsabili, alimentando un clima di umiliazione poco confortevole". "Non abbiamo intenzione di propinare una posizione ideologica sui fatti accaduti il 4 marzo. Ma vogliamo ricordare che i protagonisti di tutto questo sono studenti e studentesse del nostro istituto - conclude il comunicato -. Hanno diritto alla stessa dignità di tutti gli altri studenti, nonostante ci si consideri favorevoli o meno al loro gesto".

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