Milano, appello dei medici per salvare il Pio Albergo Trivulzio

Milano, appello dei medici per salvare il Pio Albergo Trivulzio

(IMPRESE-LAVORO.COM) Milano –«Un cambio di passo» per salvare il Trivulzio. A chiederlo è il sindacato di medici Anaao-Assomed, che invita il Comune di Milano ad appoggiare la Regione nel commissariamento dell’ente. Una durissima relazione dell’Agenzia di controllo del sistema socio sanitario ha scandagliato i conti in rosso del Pat, rilevando un peso del costo del lavoro del 96% sul valore di produzione e perdite per 110 milioni di euro.

Pio Albergo Trivulzio, "budget 2023 insostenibile"

Secondo il report, poi, il budget 2023 è sostanzialmente insostenibile e il documento di programmazione economica 2023-2025 difficilmente potrà risollevarne le sorti. Per l’Anaao, scrive il Corriere Della Sera, "serve scrivere una pagina nuova per salvare un’istituzione che per Milano significa secoli di storia e, per noi medici, un posto che deve tornare a essere attrattivo". Il segretario regionale Stefano Magnone ricorda: "Per mesi abbiamo denunciato il pessimo clima avvertito dal personale, con procedimenti disciplinari usati a scopo intimidatorio e con l’unico risultato di battere ogni record regionale in termini di dimissioni, pensionamenti anticipati e allontanamenti"

Pantaleo (Pd): "Inequivocabili campanelli d'allarme"

Interviene sul tema anche il dem Rosario Pantaleo, pesidente Commissione Antimafia del Comune di Milano: "Da tempo le notizie che giungono dal versante del Pio Albergo Trivulzio, la storica “Baggina” ben radicata nella storia della città, non sono particolarmente incoraggianti e il sunto di quanto letto del documento di verifica amministrativa e finanziaria dell’Ente, introduce altra preoccupazione in tutti coloro che, in qualche modo, sono coinvolti nella vita di questa struttura. L’indicazione delle cospicue perdite accumulate nel corso del tempo, rappresentano un inequivocabile campanello d’allarme che non può più rimanere inascoltato e non saranno le vendite di parte del patrimonio immobiliare che cambieranno lo stato delle cose bensì un radicale mutamento dell’assetto operativo dell’Ente."

"L’indicazione che il peso del costo del lavoro rappresenta il 96% del valore di produzione è significativo ma, attenzione, rischia di essere, sostanzialmente, l’individuazione di un “colpevole” (il costo del lavoro) rispetto alla necessità di rivedere, in toto, funzioni, organizzazione, analisi dei bisogni con adeguata struttura di professionalità, gestione delle risorse, abbattimento dei debiti con piani di rientro percorribili. Da quanto letto non pare ci sia molto tempo a disposizione per trovare soluzioni fattibili e chi ne ha responsabilità di svesta di ogni paravento di parte/partito/associativa e lavori, rapidamente, per una soluzione condivisa e realistica", conclude Pantaleo.