Museo della Resistenza, tigli abbattuti. La protesta di Giovanni Storti. VIDEO

Milano, disattese le speranze del Comitato Verde Comune: abbattuti i tigli. Il comico cerca di scavalcare le protezioni: "Comandano i costruttori"

Federico Ughi
Museo della Resistenza, tigli abbattuti. La protesta di Giovanni Storti
Milano

Museo della Resistenza, tigli abbattuti. La protesta di Giovanni Storti

Non si spengono le polemiche per l'intervento del Comune di Milano nella mattinata di martedì 10 ottobre che ha portato all'abbattimento di due tigli e di un nespolo in piazzale Baiamonti. La vicenda è quella nota del cantiere per la realizzazione del Museo della Resistenza, il cui progetto originario prevedeva l'abbattimento di diverse essenze arboree nell'area. Si era da subito organizzata una mobilitazione di cittadini con la nascita del Comitato Verde Comune, che aveva ottenuto il sostegno anche di diversi milanesi vip. E il glicine, che sembrava inizialmente essere al centro del dibattito, era stato preservato. Così doveva essere anche per i due tigli, come aveva dichiarato una settimana fa l'assessore Elena Grandi.

Tigli di piazzale Baiamonti, Giovanni Storti: "A Milano comandano i costruttori"

Ed invece, denuncia li comitato, il 10 ottobre due tigli sono stati abbattuti, così come il nespolo. All'esterno dell'area diversi attivisti tra i quali il comico Giovanni Storti che ha cercato di scavalcare le protezioni.  "Ci hanno soltanto riempito di chiacchiere. Chi comanda veramente Milano? I costruttori, il denaro, l'amministrazione? Sicuramente i milanesi no", ha commentato al Corriere.

Il Comitato Verde Comune: "Non ci hanno consentito di difendere quegli alberi"

Così invece il comitato con una nota: "Questa mattina non abbiamo potuto opporci al taglio dei due tigli di oltre 70 anni e del nespolo presenti per loro disgrazia all'interno del cantiere. Due tigli stupendi, sani, rigogliosi, stabili che hanno impiegato anni e anni a creare quello che c'era in Baiamonti. Donando ombra, bellezza, rifugio all'avifauna, contribuendo a rendere migliore una città così inquinata come Milano. Non abbiamo potuto difendere quegli alberi perché ci sono leggi e regolamenti che ci impediscono di fare da scudo alle seghe che li hanno tagliati in pochi minuti (...) Il progetto doveva fin dall'inizio prendere in considerazione la presenza degli alberi e della presenza di tanti uccelli nel piccolo giardino di Baiamonti, uno splendido bird garden. Un terreno di proprietà pubblica, quindi di tutti noi, sul quale il Comune di Milano ha deciso di continuare a consumare suolo. Basta cemento, basta isole di calore, basta consumare suolo prezioso".

Piscina (Lega): "Giunta green all'occorrenza, Grandi si dimetta"

Sul tema si è espresso anche il consigliere comunale della Lega Samuele Piscina: "I tigli di Baiamonti sono stati abbattutti nonostante i cittadini e il Consiglio comunale all’unanimità si fossero schierati per la loro salvaguardia. Questa Giunta, che si professa green all’occorrenza, continua ad abbattere alberi senza ripiantumare o curare quelli esistenti. Il verde è un bene pubblico da tutelare e salvaguardare. L'assessore  Grandi dia le dimissioni!"

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