Niguarda, con "Caring Nurse" -36% aggressioni sanitarie

Bertolaso: "Ho esortato tutto il sistema regionale del Welfare a intraprendere la strada di un'assistenza sanitaria a misura della persona"

a cura della redazione
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Milano

Niguarda, con "Caring Nurse" -36% aggressioni sanitarie

Sono diminuite del 36% le aggressioni al personale sanitario dell'Ospedale di Niguarda, dopo l'introduzione del 'Caring nurse', la prima figura infermieristica dedicata all'accoglienza, comunicazione e relazione con i pazienti e i parenti in attesa in Pronto Soccorso.

All'infermiere 'Caring nurse' è affidato il compito di rappresentare il riferimento a cui rivolgersi

Il tempo trascorso in attesa, con i 'vuoti di informazione' rispetto al percorso di cura del proprio caro, rappresenta motivo di preoccupazione, ansia e frustrazione. Fino a scaturire, in casi estremi, in rabbia e tensione contro il personale sanitario. Per dare una risposta adeguata a questo 'bisogno di sapere' (se il proprio parente sta bene, se si riprendera' presto, se dovra' essere operato o ricoverato) da maggio all'Ospedale Niguarda è in servizio l'infermiere 'Caring nurse' con il compito di rappresentare il riferimento a cui rivolgersi.

Bertolaso: "Ho esortato tutto il sistema regionale del Welfare a intraprendere la strada di un'assistenza sanitaria a misura della persona"

"Il Pronto Soccorso - sottolinea l'assessore lombardo al Welfare Guido Bertolaso - è la porta di accesso dell'ospedale e per questo deve esserne il 'fiore all'occhiello'. Le cure migliori, che devono essere sempre garantite a chi si rivolge al Pronto Soccorso, comportano un periodo di attesa che, anche se ridotto al minimo, non puo' essere del tutto eliminato". "Sin dal mio insediamento - prosegue - ho esortato tutto il sistema regionale del Welfare a intraprendere la strada di un'assistenza sanitaria a misura della persona e, a Niguarda, l'attivita' del 'Caring nurse' ha dimostrato di essere molto efficace. La presenza di una figura di accoglienza evidenzia anche un beneficio per gli operatori sanitari che mi sta molto a cuore: consente di diminuire la conflittualita' e le conseguenti aggressioni, permettendo cosi' al personale di svolgere il proprio lavoro con piu' serenita'".

Marco Bosio: "Per il 94% dei pazienti e dei familiari si è ridotto il livello di ansia e preoccupazione durante l'attesa in Pronto Soccorso"

"Dopo i primi tre mesi - racconta Marco Bosio, direttore generale dell'Ospedale Niguarda di Milano - sono stati raccolti alcuni dati per rilevare gli effetti e la soddisfazione circa l'attivita' e risultati raggiunti dal progetto. I risultati sono estremamente positivi. E' emerso, infatti, che per il 94% dei pazienti e dei familiari si e' ridotto il livello di ansia e preoccupazione durante l'attesa in Pronto Soccorso. Non solo. Il 97% degli utenti si è sentito correttamente informato rispetto al percorso e a quanto stava accadendo. Anche gli episodi di aggressione nei confronti del personale sanitario sono diminuiti del 36%, se da maggio a luglio 2022, infatti, si erano verificati 14 episodi di violenza (verbale e/o fisica), nello stesso periodo del 2023, con l'introduzione del servizio si sono ridotti a 9. Anche le segnalazioni dei pazienti riguardo difficoltà di relazione e comunicazione con i professionisti sanitari all'Ufficio relazione con il pubblico (URP) sono calate del 60%". 

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