Parreschi (Legalchance): "No alla sostenibilità di facciata"
Incontriamo Gianluca Parreschi, uno degli avvocati italiani con maggiore esperienza in tema di sostenibilità, fondatore e Senior Partner di Legalchance Milano
Parreschi (Legalchance): "No alla sostenibilità di facciata"
Incontriamo Gianluca Parreschi, uno degli avvocati italiani con maggiore esperienza in tema di sostenibilità, fondatore e Senior Partner di Legalchance Milano.
Avvocato come sta andando in Italia il processo di transizione verso la Sostenibilità?
Giudizio moderatamente positivo anche c'è ancora molto da fare, ad esempio dai dati pubblicati dal principale quotidiano economico italiano risulta che nel 2022 poco più del 35% delle PMI italiane ha intrapreso strategie di sostenibilità.
Posso dire per esperienza personale che uno dei principali problemi ostativi alla diffusione delle strategie di Sostenibilità nelle PMI, oltre alla endemica lentezza della burocrazia, è ancora il gap culturale, per cui le imprese non hanno ben chiaro il significato e dunque le potenzialità immense della Sostenibilità, che viene ancora confusa con l’ecologia o l’ ambientalismo, termini generici e limitativi; la Sostenibilità pur ricomprendendo anche le tematiche ambientali senza però esaurirsi con esse, ha uno spettro operativo molto più ampio afferendo anche aspetti sociali ed economici, difatti gli effetti delle strategie di Sostenibilità sono nel lungo termine prevalentemente economici.
Dunque non è tecnicamente corretto parlare di Sostenibilità ambientale.
Personalmente preferisco usare l’acronimo Sostenibilità economica; a mio modesto modo di vedere identificare la Sostenibilità con il pilastro ambientale non solo non è corretto ma anzi fuorviante, le iniziative di Sostenibilità se rispondono a pulsioni contingenti senza avere a monte una visione sistemica o peggio a pratiche ingannevoli di green washing sono di norma destinate al fallimento con aggravi di spesa per l’ imprenditore; le strategie di Sostenibilità diciamo serie ed effettive esplicano effetti di matrice essenzialmente economica, questo va sottolineato senza buonismi ipocriti, diversamente sarebbero insostenibili per le imprese; e difatti a conferma di quanto appena detto faccio notare la direttiva UE 22/2464 considera il report di sostenibilità obbligatorio dall’ esercizio 2025 come parte integrante del bilancio e non più una dichiarazione non finanziaria, come previsto dalla precedente normativa in via di abrogazione.
Mi sembra una specie di rivoluzione copernicana rispetto alle definizioni mainstream della Sostenibilità.
Purtroppo nel mainstream si dicono cose politicamente corrette ma che nulla hanno a vedere con l'essenza delle questioni pratiche; la Sostenibilità non può da sola farsi carico di salvare il mondo dall’inquinamento, in quanto a questo sono deputati le politiche ambientali dei governi che devono essere coordinate per produrre effetti concreti e il senso civico di ognuno di noi. Le faccio un esempio banale: che senso ha bandire i motori termici in Europa e poi riciclare le vecchie auto euro 0 nei paesi in via di sviluppo? L’inquinamento, purtroppo, non ha confini geografici dunque se si toglie l’ inquinamento da veicoli obsoleti dall’Europa e lo trasferisce in Africa a livello globale le emissioni inquinanti si riducono di poco o niente.
Mi creda diffidiamo di chi ci vuole convincere che lo scopo ultimo della Sostenibilità è quello di salvare il mondo dalla catastrofe del riscaldamento globale per colpa del sistema capitalistico; le imprese , gli enti pubblici possono dare il loro contributo alla tutela dell’ ambiente come obiettivo indiretto delle good practices di gestione ispirate ai principi Sostenibilità economica ovvero al contemperamento realistico e non utopico tra l’ etica e l’ economia.
Dunque la sua Mission è quella di aiutare a superare alcuni steccati di natura quasi ideologica sulla Sostenibilità?
A mio parere la Sostenibilità deve restare immune da strumentalizzazioni politico-ideologiche, come è accaduto invece con l’ ambientalismo anni 70-80, in quanto è un percorso strategico irreversibile verso l' evoluzione del concetto di fare impresa, in cui il coordinamento strategico tra la tutela delle risorse ambientali, le iniziative social mirate ed una governancetrasparente ed inclusiva supportano e favoriscono la crescita e lo sviluppo economico dell’ impresa e della comunità.
Quali sono le soluzioni per progredire dall' attuale situazione di stallo?
L’esperienza di questi ultimi anni soprattutto post-covid ci insegna sotto il profilo meramente oggettivo che il focus deve puntare prevalentemente sulle strategie e sulla programmazione almeno nel medio periodo; la Sostenibilità per dare risultati concreti ed efficaci deve essere il frutto di iniziative ESG coordinate e strutturali con previsione dei costi/benefici alla stregua di un business plan aziendale.