"Per la Democrazia e la Costituzione", 25 aprile: Milano in piazza

Il 25 Aprile di Milano: 80mila in corteo da Porta Venezia al Duomo. Presenti anche il sindaco Sala e la segreteria dem Schlein

a cura della redazione
Il corteo del 25 Aprile a Milano (MiaNews)
Milano

"Per la Democrazia e la Costituzione", 25 aprile: Milano in piazza

Milano, città medaglia d'oro della Resistenza scende in piazza per celebrare, oggi, i 78 anni da quel 25 aprile che segnò la Liberazione del Paese e che, ancora oggi, resta una data su cui la politica - anche quest'anno - si divide.

Il Corteo da Porta Venezia: presenti anche Schlein e Sala

Presenti al Corteo da corso Venezia ci sono, tra gli altri, la segretaria del Pd Elly Schlein e il sindaco di Milano Giuseppe Sala, mentre da Lega e Forza Italia è arrivato l'invito a non polemizzare.

Schlein in corteo a Milano con fazzoletto rosso al collo

La segretaria del partito democratico Elly Schlein si è unita al corteo per il 25 aprile in corso a Milano. Indossando un fazzoletto rosso al collo, la leader dei democratici ha salutato il sindaco di Milano Giuseppe Sala e si è avviata in uno spezzone poco dopo la testa del corteo lungo il percorso accanto all'ex candidato alla presidenza della Regione Lombardia Pierfrancesco Majorino.

25 Aprile a Milano: strappata bandiera della Nato, ma nessuna contestazione alla Brigata ebraica

Una bandiera della Nato è stata strappata all'inizio del corteo milanese per celebrare il 25 aprile. Uno dei pochi, se non l'unico, momento di relativa tensione all'interno di un corteo che scivola silenzioso, con quasi nessun coro contro il governo - assente in piazza - e poca musica rispetto al passato.  Come confermato anche da fonti della questura ad Adnkronos, non si sono registrate neanche contestazioni alla Brigata ebraica. Non mancano le bandiere palestinesi, nello spezzone dei centri sociali. Ci sono anche le bandiere dell'Ucraina, ma in numero inferiore all'anno scorso quando la presenza della comunità ucraina fu il cuore della manifestazione.

25 Aprile, Cenati (Anpi): "A Milano 80mila in corteo"

'Siamo 80mila in corteo. È una grande mobilitazione, partecipata, unitaria che dà un segnale importante al Paese nell'anno in cui si festeggiano i 75 anni della Costituzione antifascista''. Lo afferma Roberto Cenati presidente dell'Anpi provinciale, appena arrivato in piazza Duomo.

Sala: "Meloni dica: 'Siamo antifascisti'"

Alla partenza del corteo milanese, Sala ha quindi aggiunto: "Io non voglio essere critico a ogni costo ma certe cose se si sentono bisogna dirle ad alta voce, mettendoci la faccia. Meloni in alcune occasioni pubblicamente ha mostrato una faccia decisa, ha urlato certe parole e certi slogan e quello che dovrebbe fare e' mettere la faccia e dire con chiarezza e in maniera definitiva: 'siamo antifascisti'"."Pero' se sono cosi' io credo sia anche inutile continuare con questo balletto. L'importante e' che noi lo sentiamo e spero che Milano continui a sentire questo spirito. Andiamo avanti e per noi quella della Liberazione e' una festa", ha aggiunto il primo cittadino che sfila insieme alla compagna Chiara Bazoli.

25 Aprile, Sala: "Sergio Mattarella grande uomo e grandissimo padre"

"L'altro giorno ho visto un grande uomo camminare sui sentieri infami di Auschwitz con il suo cappotto scuro e i capelli bianchi di chi e' nato durante la seconda guerra mondiale. Ho visto il suo sguardo duro e commosso allo stesso tempo e ho sentito le sue parole. Era Sergio Mattarella il nostro Presidente della Repubblica. La Repubblica e' nata con la Resistenza. Questo grande uomo e grandissimo padre per noi ha ristabilito la storia". Lo ha detto il sindaco di Milano Giuseppe Sala parlando dal palco in piazza Duomo alla manifestazione per il 25 aprile.

25 Aprile, Schlein: "Meloni? Oggi onoriamo la Resistenza"

 “Ho già dichiarato che siamo qui oggi a onorare la resistenza”. Così ha risposto la segretaria del Pd, Elly Schlein, ai giornalisti che le hanno chiesto un commento sulla lettera della premier, Giorgia Meloni, a margine del corteo del 25 aprile a Milano. “Ho già detto cosa penso, penso che chi partecipa alla festa della Liberazione - come noi del Pd - lo fa con lo spirito di ricordare cosa è stata la dittatura nazifascista, cosa è stato il sacrificio di chi ha voluto liberarci e di come riportare oggi quei valori alla attualità, non ho altro da aggiungere”, ha proseguito Schlein.

“È una bella manifestazione, molto partecipata, quella di Milano. Oggi è la festa della liberazione, un giorno in cui dobbiamo onorare la memoria di quanti hanno sacrificato anche la propria vita per costruire la nostra libertà e dar vita grazie alla Resistenza antifascista a quella che oggi è la Costituzione della nostra Repubblica. È il giorno in cui non solo dobbiamo ricordare e non dare per scontato ciò che abbiamo ma bisogna ricordare le staffette, i combattenti, chiunque abbia contribuito alla liberazione dall’oppressione nazifascista”, ha aggiunto Schlein. “È un giorno  in cui chi fa politica non solo deve onorare quella memoria ma anche proiettarla nel presente e nel futuro. Quella paura di futuro che c’era nel regime oggi assume vesti nuove e chiama noi tutti delle istituzioni ad un impegno quotidiano per realizzare pienamente i valori e i principi costituzionale che ancora non sono pienamente attuati. Noi ci concentreremo ogni giorno per portare avanti la battaglia per il diritto alla salute, allo studio, a un lavoro dignitoso, queste sono le cose le cose oggi minacciano il futuro dei giovani”.

Cenati: "Il fascismo non ha fatto nulla di meritevole"

 "Sorprende sentir dire ancora oggi che il fascismo abbia anche fatto cose meritevoli. No. Non ha fatto nulla di meritevole. Il fascismo e' stato volonta' di dominio e di conquista, esaltazione della violenza, retorica bellicistica, sopraffazione e autoritarismo, persecuzione ed eliminazione degli oppositori politici, supremazia razziale. Le abominevoli leggi antiebraiche del 1938, di cui quest'anno ricorre l'85esimo anniversario, sono state anch'esse la diretta conseguenza dell'ideologia razzista e perversa del fascismo". Lo ha detto il presidente dell'Anpi provinciale Milano, Roberto Cenati, nell'intervento dal palco di piazza Duomo alla manifestazione del 25 aprile.

 

Sbarra (Cisl): "Ricordiamo chi mise in gioco la propria vita per la liberazione"

“Oggi, 25 aprile, ricordiamo chi ebbe il coraggio di mettere in gioco la propria vita per la liberazione del Paese: civili e soldati, religiosi, donne, contadini, artigiani, studenti e operai. È a loro che va il nostro grazie”. Lo ha detto il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra intervenendo dal palco di piazza Duomo alla manifestazione in occasione della Festa della Liberazione. “È un legame strettissimo, inscindibile, quello che lega la Resistenza e l’antifascismo alla Repubblica e alla Costituzione- ha aggiunto Sbarra per il quale è “nella Resistenza, nei suoi valori, in quella pagina di rinascita civile e morale, che affonda le sue radici la nostra Repubblica”.

“La nostra Resistenza, i suoi valori, il suo spirito- ha precisato il leader di via Po- devono guidarci anche oggi: ai mali della guerra vanno contrapposti i valori della pace, della libertà, del lavoro che è il fondamento non solo economico, ma anche sociale e morale della Repubblica”. “Libertà e lavoro stanno insieme: non può essere libero un disoccupato, un precario, un cassaintegrato, se resta inchiodato a un presente intollerabile e in attesa di un futuro inesistente. È Il lavoro che permette alla persona di contribuire al bene comune”, ha sottolineato Sbarra specificando che “la parola chiave, come fu allora per chi lottò per la nostra libertà, deve essere: insieme. Il Sindacato, come ha fatto nei momenti decisivi della nostra storia, c’è e farà sentire la sua voce, spenderà la sua forza per il bene del Paese”. “Senza il pieno coinvolgimento del mondo del lavoro gli obiettivi che il nostro Paese deve tagliare non verranno raggiunti. Ecco perché la mobilitazione unitaria che abbiamo avviato vuole incalzare il governo a riallacciare un dialogo deteriorato”, ha concluso Sbarra.

Gli interventi in piazza Duomo: sul palco, tra gli altri, Farida Elashwal, studentessa e attivista politica milanese di origini egiziane

"Un grande 25 Aprile per la democrazia e la Costituzione" lo slogan scelto quest'anno. In Duomo dopo il corteo gli interventi dal palco di Roberto Cenati presidente dell'Anpi provinciale, del sindaco Sala, del segretario generale della Cisl Luigi Sbarra, della presidente nazionale dell'Associazione nazionale partigiani cristiani Mariapia Garavaglia, del presidente nazionale dell'Aned Dario Venegoni, del presidente nazionale Anpi Gianfranco Pagliarulo e di Farida Elashwal, studentessa e attivista politica milanese di origini egiziane. Si collegherà in video il partigiano 'Alessio', all'anagrafe Aldo Tortorella, ex leader del Pci a Milano.

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