Calano redditi, donne e migranti in difficoltà: ecco la povertà a Milano
Presentato nella sede di Caritas Ambrosiana il Rapporto sulle povertà nella diocesi con i dati raccolti in 140 strutture Caritas nel 2022,
"Rischio di eredità della povertà": il rapporto della Caritas Ambrosiana
Se non si fa nulla per le famiglie che hanno bisogno di uscire dalla povertà "c'e' il rischio di non rispettare la Costituzione, ovvero di non offrire a tutti i cittadini uguali opportunita'". Lo ha detto Luciano Gualzetti, direttore di Caritas Ambrosiana, a margine della conferenza stampa di presentazione del 'Rapporto 2022: come evolve la poverta' a Milano e in diocesi'.
Gualzetti: "L'area del disagio non accenna a ritrarsi, i redditi faticano sempre più a far fronte alle esigenze della quotidianità"
"C'e' un rischio - aggiunge Gualzetti - di trasmissione intergenerazionale della poverta'". Sul tema è stato quindi presentato nella sede di Caritas Ambrosiana il Rapporto sulle povertà nella diocesi con i dati raccolti in 140 strutture Caritas nel 2022, che hanno aiutato oltre 30 mila persone. L'area del disagio non accenna a ritrarsi, i redditi faticano sempre piu' a far fronte alle esigenze della quotidianita', pur in un periodo di espansione economica e occupazionale".
Il robusto campione delle quasi 15 mila persone oggetto della rilevazione è caratterizzato da una prevalente e crescente presenza di donne
Povertà che si espandono, in un contesto di ripresa economica e occupazionale. Il robusto campione delle quasi 15 mila persone oggetto della rilevazione e' caratterizzato da una prevalente e crescente presenza di donne (61,4 per cento, +14,5 per cento rispetto al 2021) e di immigrati (60,9 per cento, +12,7 per cento rispetto al 2021, soprattutto a causa del forte afflusso di profughi ucraini). La situazione occupazionale vede ancora prevalere le persone disoccupate (51,8 per cento del totale degli aiutati), ma in ulteriore forte espansione appare il segmento degli occupati (23,3 per cento, valore aumentato del 58,2 per cento negli ultimi 7 anni). Le conseguenze delle diffuse carenze reddituali sono facilmente intuibili.