Sala su Area C: "Nel 2023 non previsti aumenti"

Il ticket nel 2023 sarà esente da aumenti. Ad annunciarlo è il sindaco di Milano. Che aggiunge: "Sul bilancio incidono i costi del trasporto pubblico"

Milano

Sala su Area C: "Nel 2023 non previsti aumenti"

Area C nel 2023 sarà esente da aumenti. Ad annunciarlo è il sindaco di Milano, Beppe Sala, che ha voluto precisarlo a seguito del dibattito che si era creato in merito.

Beppe Sala: "Ticket non salirà nel 2023"

Il sindaco Giuseppe Sala, a margine della presentazione a Palazzo Marino degli appuntamenti organizzati in occasione del Giorno della Memoria, ha risposto sul possibile aumento del ticket di accesso ad Area C del 50%, 60% o 70%. “"Noi discutiamo del possibile aumento di Area C per prepararci a quello che potrà essere - ha infatti dichiarato il sindaco di Milano - dipenderà sempre dal fatto se tramite il governo avremo fondi per coprire i nostri problemi. Sia chiaro però: nel bilancio 2023 non c’è nulla relativo all’aumento di Area C”. Dopodiché, va bene discuterne – ha sottolineato - perché se mai fossi costretto a farlo se non hai discusso prima l’accusa è 'ma non potevamo discuterne?'".

Sala: "Sul bilancio incidono i costi del trasporto pubblico"

 “Penso che sul bilancio previsionale 2023 è stato fatto quello che si poteva fare con i fondi di cui oggi siamo certi, perché il bilancio deve nascere su delle certezze, se poi arriveranno più fondi dal governo tanto meglio, ma ad oggi dobbiamo gestire in questo modo”. Così il sindaco Giuseppe Sala, margine della presentazione a Palazzo Marino degli appuntamenti organizzati in occasione del Giorno della Memoria, in merito al bilancio di previsione 2023 che inizia l’iter in Commissione Bilancio. “La gran parte dei problemi del bilancio milanese, mi riferisco all’anno entrante ma anche in prospettiva, sono legati al trasporto pubblico – ha ribadito poi il sindaco - . Perché un trasporto pubblico come quello di Milano, di qualità così largo, costa. In altre parole, noi abbiamo 878 milioni quest’anno di costo per la gestione del trasporto pubblico. La gestione mi sembra abbastanza efficiente, anche se quel costo può oggettivamente essere ridotto per esempio, un’indicazione precisa che abbiamo dato ad Atm è quella di cercare di limitare l’abusivismo”.

Infatti, “ho fatto fare un po’ di verifiche, è chiaro che l’abusivismo poi è un fenomeno che c’è quasi ovunque, però si può fare qualcosa. Detto ciò non stiamo parlando di grandissime cifre ma quello è un impegno di Atm per il futuro”. Sul trasporto pubblico “l’introito di biglietti, abbonamenti, sono pari a 395 milioni, poi c’è una parte che ci arriva dallo Stato, dal governo attraverso la Regione, che è pari a 262 milioni. Se uno fa i conti vede che quelli che mancano sono 220 milioni. Siccome il bilancio del Comune deve chiudere in parità, questi 220 milioni li si recuperano in generale sulla fiscalità del Comune - ha spiegato Sala - . In altre parole chi usa il trasporto pubblico paga un prezzo che è pari a poco più del 40% del costo, cioè questi 395 milioni, sul resto o interviene lo Stato o va fatto pagare a tutti i milanesi. “Questo è il problema, ma d’altro canto una città oggi e nel futuro si basa molto sulla qualità del trasporto pubblico, nonostante oggettivamente venga voglia di dire ‘dobbiamo continuare a investire’ e quindi a creare potenzialmente un problema di bilancio. Credo che la risposta sia continuare ad allargare il servizio con trasporto pubblico”, ha concluso.

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