San Siro non si può abbattere: lo dice anche la Commissione regionale

L'ente lombardo per il patrimonio culturale avvalla la proposta della Soprintendenza. Lega: "Una enorme occasione persa per Milano"

a cura della redazione
Stadio San Siro
Milano

San Siro non si può abbattere: lo dice anche la Commissione regionale

La Commissione regionale per il patrimonio culturale della Lombardia ha avallato la proposta della Soprintendenza  Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Milano di porre il vincolo sullo stadio di San Siro. Vincolo che rende impossibile il suo abbattimento e dunque impraticabile per Milan e Inter realizzare un nuovo impianto nell'area. I due club, nella loro intenzione di costruire propri stadi di proprietà, sono sempre più lontani da Milano.

La Commissione regionale per il patrimonio culturale: "Sussiste un interesse culturale per il secondo anello di San Siro"

Come riporta la Gazzetta, la Commissione regionale  "esaminata la documentazione tecnica allegata, acquisito il parere della Soprintendenza per la Città Metropolitana di Milano e i relativi allegati, (...) ha espresso all’unanimità parere positivo di sussistenza dell’interesse culturale per il secondo anello dello Stadio di San Siro, in vista di futura verifica ex art. 12 del D. Lgs. 42/2004 (all’avveramento del requisito di vetustà ultrasettantennale), avallando quindi la proposta della competente Soprintendenza. Si precisa inoltre che la Soprintendenza archivistica e bibliografica per la Lombardia, nel corso della medesima seduta, ha richiamato la valenza come “archivio esposto” della tribuna ovest dello stadio per le targhe/epigrafi che documentano i successi nazionali e internazionali di Inter e Milan. Trattandosi di “archivio pubblico”, in quanto di proprietà comunale, esso è tutelato ex lege ai sensi dell’art. 10, comma 2, lettera b del D. Lgs. 42/2004".

La Soprintendenza: "Con il secondo anello San Siro diventa vero e proprio stadio"

Proprio oggi sono circolati dettagli relativi alla motivazione con cui la Soprintendenza ha spiegato al Comune di Milano la decisione relativa al vincolo: la "soluzione strutturale costituita da 132 portali" che costituisce "l'ossatura che sostiene le gradinate, le scale, le rampe di accesso, i ripiani e le passerelle di servizio", oltre al fatto che con "la costruzione del secondo anello, per San Siro, finalmente, si completa l'immagine di vero e proprio stadio, che non aveva mai posseduto dalle origini". Così Ansa. La Soprintendenza ritiene che  "per il secondo anello, possano sussistere i requisiti di interesse culturale".

"Di particolare interesse è il disegno dei portali, che hanno la forma di due braccia tese in diagonale (l'una al di sopra delle gradinate del primo anello, l'altra al di fuori del vecchio muro perimetrale dello stesso), denominate nel gergo di cantiere, rispettivamente, 'elefante' e 'giraffa'", si legge nei documenti della Soprintendenza, di cui l'ANSA ha preso visione. "Nella struttura le scale hanno uno sbocco a "vomitorio", una componente dello stadio classico. La rilevanza architettonica del secondo anello risiede nella capacità degli autori (Ing. Ferruccio Calzolari, Arch. Armando Ronca) di 'tradurre i vincoli tecnici in espressività, e [lo stadio] aveva acquisito quell'aspetto fortementfortementee caratterizzato dalle rampe avvolgenti la costruzione in fasce plastiche di aggetti e rientranze e in alternanze di chiari e di scuri. Le stesse [rampe] assumono un suggestivo significato simbolico, portando la folla, vera protagonista delle architetture degli stadi, fin sulle pareti e trasformano le ordinarie murature in luoghi vissuti di percorsi dinamici'", prosegue la Soprintendenza.

"Con la costruzione del secondo anello, per San Siro, finalmente, si completa l'immagine di vero e proprio stadio, che non aveva mai posseduto dalle origini (in rapporto a quelli contemporanei di Torino, Genova, Bologna e Firenze), forma che si era appena profilata soltanto con il primo ampliamento del 1937-39. È evidente, quindi, dalle immagini storiche, come lo stadio fosse organicamente compiuto con la costruzione del secondo anello ancora quasi totalmente visibile e fruibile sotto le sovrastrutture del terzo anello e della copertura". "Per quanto premesso, questa Soprintendenza ritiene che, per il secondo anello, possano sussistere i requisiti di interesse culturale semplice necessari per una verifica positiva ai sensi degli artt. 10 e 12 del DLgs n. 42/2004 e successive modifiche", conclude la Soprintendenza.

Lega: "San Siro, enorme occasione persa. Pagherà la Sovrintendenza?"

"Assurdo. Chi pagherà i milioni di euro di manutenzione in futuro, quando Milan e Inter giocheranno altrove? I burocrati della Sovrintendenza? Il sindaco Sala? I "no stadio"? Per Milano un'enorme occasione persa di sviluppo e di riqualificazione di un intero quartiere". Così una nota della Lega dopo il vincolo che ha confermato il divieto alla demolizione di San Siro.

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