"Sapevamo di essere espulsi. Moratti? Sosterremo Fontana"

Massimiliano Bastoni è uno dei quattro esponenti lombardi di Comitato Nord espulsi dalla Lega: "Lo scontento nel partito è tanto". L'intervista di Affari

di Nicolò Rubeis
Massimiliano Bastoni
Milano

Lega, Bastoni: "Sapevamo di essere espulsi. Moratti? Sosterremo Fontana"

"Nella Lega fanno finta di non vedere, ma Umberto Bossi, che ha una lucidità politica incredibile, ha capito l'importanza di avere una lista che si rifà al Comitato Nord e di mantenere quei voti". Max Bastoni è uno dei quattro consiglieri regionali lombardi espulsi dalla Lega dopo aver creato un nuovo gruppo al Pirellone. In un'intervista ad Affaritaliani.it Milano assicura che con Letizia Moratti "non abbiamo avuto nessun incontro", cosa che invece "dovrebbe essere naturale" fra Bossi e Matteo Salvini. "Ma noi vogliamo far parte della coalizione a sostegno di Attilio Fontana per una questione programmatica: riteniamo che lui possa rappresentare più di tutti le istanze che portiamo avanti".

Bastoni, Fontana lo avete incontrato ieri insieme a Bossi. Come è andata?
Per il presidente non c'è nessun tipo di problematica, vede in maniera positiva la nostra disponibilità. Se hai un soggetto politico, nuovo o vecchio, che ti vuole appoggiare non può che farti piacere. E lui si è reso disponibile a far da tramite tra noi e gli alleati.

La Lega lombarda ieri ha detto che si va avanti con i partiti del centrodestra e la lista civica del presidente.
Parlando anche di offese, ma non me ne ricordo quindi non so a cosa si riferissero. La politica non si può fare con antipatie e personalismi, serve strategia e tattica. E noi vogliamo rivincere in Lombardia con Fontana e dunque bisogna capire qual è la tattica migliore. Secondo noi è tenere insieme tutte le forze che vogliono appoggiare il governatore e disperdere il meno possibile i voti.

State chiedendo il reintegro nella Lega?
È una cosa che aveva chiesto Bossi al tempo, dopo le prime tre espulsioni, ma non è ciò che noi stiamo chiedendo: sapevamo benissimo che cosa sarebbe successo.

Moratti ha detto che è pronta al dialogo anche con voi.
Noi ci consideriamo legati al centrodestra, abbiamo lavorato con Fontana, votando tutti i provvedimenti compreso il bilancio, e vogliamo continuare a farlo. Col Comitato Nord all'interno della coalizione siamo certi che determinate istanze verranno portate avanti. Ma è chiaro che i matrimoni si fanno in due: se questa cosa non fosse possibile e ci fosse un altro candidato che garantisce su quelle tematiche, a quel punto valuteremo ogni cosa. Ma sarebbe un peccato.

Vi seguiranno altri consiglieri regionali?
Lo scontento nella Lega è tanto, anche all'interno del gruppo regionale. C'è preoccupazione e voglia di cambiamento ad alcuni livelli. Poi c’è chi come me ha fatto una scelta e chi magari è più attendista.

Pensa che Salvini e la dirigenza della Lega stiano minimizzando la situazione?
Se si crea un comitato che si autodefinisce una corrente e quattro consiglieri regionali escono dal gruppo, con Bossi, il fondatore, che insieme a un eurodeputato e all'ultimo segretario regionale eletto vuole porre rimedio a questa situazione, allora vuol dire che un problema c'è in Lombardia.

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