Sassoli: "Forza Italia torna sui suoi passi. E rivaluta Letizia Moratti"

L'intervista. "Qualcuno parla di un ritorno a casa. Ma il nostro riferimento è sempre stato il centro del centrodestra"

di Nicolò Rubeis
Martina Sassoli
Milano

Sassoli: "Forza Italia torna sui suoi passi. E rivaluta Letizia Moratti"

"Mi fa piacere che Forza Italia sia tornata sui propri passi e abbia rivalutato la figura di Letizia Moratti". Cresciuta politicamente tra le fila di Forza Italia, Martina Sassoli, per dieci anni assessore del Comune di Monza, alle scorse regionali ha deciso di lasciare gli azzurri e di candidarsi con Lombardia Migliore, la lista civica di Moratti. "Ma smentisco anche un mio ritorno" commenta in un'intervista ad Affaritaliani.it Milano assicurando che "il progetto di Lombardia Migliore rimane e va avanti". Secondo Sassoli "Moratti è un valore aggiunto nel panorama italiano". E comunque "qualcuno parla di un ritorno a casa. Ma il nostro riferimento è sempre stato il centro del centrodestra".

Sassoli, eravate informati delle intenzioni di Moratti?

Assolutamente sì. Con Letizia c'è stato anche uno scambio molto franco in relazione alle suppletive di Monza. Non abbiamo mai dato un'indicazione di voto ma è chiaro che per noi, singolarmente, il riferimento è Adriano Galliani.

In Consiglio sono iniziate subito a circolare voci di un ingresso imminente di alcuni consiglieri di Lombardia Migliore in Forza Italia.

Io smentisco questo trasferimento. I rapporti umani e politici con Forza Italia, quantomeno per me, non sono mai venuti meno. E io ho sempre tenuto fede a quello che è il mio credo politico da oltre vent'anni. Ma abbiamo seguito un programma per Regione Lombardia non più tardi di otto mesi fa e intendiamo portarlo avanti. Specie su due temi su cui ci siamo fortemente discostati dal progetto di Attilio Fontana che sono l'affidamento diretto a Trenord e la gestione della sanità. E su questi due elementi non si può fare marcia indietro.

Quindi attualmente come vi collocate?

Non siamo né maggioranza né opposizione. Ci sono delle questioni sulle quali è necessaria una voce critica ma non ideologica come la nostra, in grado di dare un contributo fattivo al governo della Lombardia. Se poi dovesse esserci un motivo di incontro con le forze di maggioranza questi sono i temi che poniamo sul tavolo.

Quale sarà il futuro per Lombardia Migliore?

Quello che ci unisce è la cornice valoriale del Partito popolare europeo. E credo che oggi Italia Migliore, la nostra versione nazionale, insieme alle forze moderate, da Forza Italia ad altri mondi, può rappresentare degnamente quel movimento popolare che nel 2024 farà la differenza in Europa. La nostra grande famiglia è quella.

Pensa che il 'rientro' di Moratti possa creare qualche imbarazzo nel centrodestra?

Il discorso si pone per chi rivolge insulti. Io non ho mai sentito la necessità di insultare un avversario politico. Letizia ha fatto una scelta assolutamente in linea con il suo modus operandi e il suo credo: è una donna molto concreta e di contenuto e ha sempre portato avanti i valori moderati del centro-centrodestra. Vorrei sottolineare, soprattutto a quelli che ci dicono 'ben tornati a casa', che noi siamo sempre stati all'interno di questo panorama. E poi cerchiamo di slegare i temi politici da quelli personali, sennò si scende nello sciacallaggio di bassa lega.

L'idea di Moratti di creare un nuovo contenitore, dunque, è ormai superata?

Lombardia Migliore esiste anche perché Moratti ha saputo in pochissimo tempo ispirare centinaia di persone che arrivavano da provenienze diverse. Un progetto politico non si crea in un mese o in un anno. Ci vuole perseveranza. Gli appuntamenti elettorali non danno la possibilità di far crescere politicamente un movimento perché si cerca sempre di far prevalere la natura elettorale del confronto. Ma sono due cose diverse, è come parlare di tattica e di strategia.

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