Sicurezza a Milano, Sala: "Il muro contro muro non serve a nulla"

Il sindaco di Milano a Palazzo Marino dopo l'incontro con il ministro Piantedosi: "Sbagliato dire che ci siano violenze a danno di tutti continue e costanti"

a cura della redazione
Beppe Sala
Milano

Sicurezza a Milano, Sala interviene in consiglio comunale dopo l'incontro con Piantendosi

In tema di sicurezza "la situazione va letta, sennò passiamo il messaggio, e a qualcuno può far comodo politicamente, che a Milano le violenze a danno di tutti siano continue e costanti, ma a mio giudizio non è così": lo ha detto sindaco Giuseppe Sala in un passaggio del suo intervento in Consiglio comunale dove lunedì 15 maggio ha riferito sulla questione sicurezza, dopo l'incontro con il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi della scorsa settimana.

Sala: "Sicurezza  a Milano: più divise ma non è solo questione di repressione"

Sala ha fatto riferimento alle parole del ministro che dopo la riunione del comitato per l'ordine e la sicurezza, il 10 maggio, aveva affermato che a Milano 'non c'è emergenza sicurezza': "Io non sto a commentare le parole del ministro e quanto ci sia un'emergenza o meno, uno può dire quello che vuole poi ognuno ha poi la sua opinione", ha affermato il sindaco spiegando quindi la sua posizione sulla necessità di una corretta lettura dei fatti.

"Quello che leggo è che c'è bisogno di più divise in quella parte della città" attorno alla Stazione Centrale "ma ho anche detto che non può essere solo una questione di repressione" e "la mia affermazione è tutt'altro che ideologica, ma è frutto di un'osservazione della realtà di quello che è successo", ha detto. "Osserviamo un attimo quello che è successo e quelli che sono stati questi eventi che hanno riguradato essenzialemente donne - ha proseguito ancora il sindaco -. All'incontro è stato detto che è strano che una donna vittima di violenza dopo tre settimane la troviamo di nuovo lì. E' chiaro che dietro c'è un disagio".

Sicurezza a Milano, Sala e la donna violentata in ascensore: "Non è come l'hanno raccontata i media"

Inoltre, ha affermato ancora Sala "la donna violentata in ascensore, è chiaro che ai media può fare comodo descriverla come una turista che era lì per partire, ma non è così, è una persona con disturbi chiari, conosciuta dalle forze ordine". "Non è che ciò rende meno grave quello che è successo - ha sottolineato in conclusione Sala - anzi paradossalmente lo rende più grave. Quello che voglio dire è che da un lato chiedo più divise, ma se la mettiamo solo sul lato della repressione non credo che ne otterremo molto".

Sicurezza, Sala: "Con il muro contro muro non andiamo da nessuna parte"

Quello della sicurezza "è un tema delicato, non c'è da parte mia nessun tabù, vanno affrontate tutte le questioni. Certo se stiamo al 'muro contro muro' e alla 'colpa sempre agli altri' non andiamo da nessuna parte": così Sala replicando ai consiglieri di opposizione. "Sono stato felice oggi di incontrare il Consiglio e di raccontare degli incontri con il ministro Piantedosi perché è un esempio del non essere muro conto muro, ma di cercare di capire come l'altro può darti una mano", ha spiegato Sala anche a margine dei lavori dell'Aula ribadendo poi che nella gestione della sicurezza "è evidente che servono più persone in divisa per le città ma è anche vero che le città sono la calamita che raccoglie tanto disagio e il disagio lo puoi anche reprimere, ma va soprattutto curato"

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