Sondaggio Pagnoncelli per il Corriere: "Fontana al 45%, Majo al 33,8%"
Qualità della vita: “77% dei lombardi soddisfatto, scontenti gli anziani”
Sondaggio Pagnoncelli per il Corriere:"Fontana al 45%, Majo al 33,8%"
Ancora un nuovo sondaggio, ancora Fontana in testa con un distacco rilevante su Majorino. L’ultima rilevazione in vista delle Regionali lombarde arriva da Nando Pagnoncelli sul Corriere della Sera di oggi.
Candidati: Fontana stacca di circa 11 punti Majorino
Scrive il sondaggista: “Quanto alle intenzioni di voto, Fontana con il 45% prevale su Majorino, stimato al 33,8%; a seguire Letizia Moratti che si attesta al 19% e Mara Ghidorzi, distante con il 2,2%”.
Partiti: Boom di Fdi, Lega al 13,4%, Pd al 18,4%
Le liste che sostengono Fontana si avvicinano al 50%, trainate da Fratelli d’Italia (24,9%), mentre la Lega (13,4%) e Forza Italia (6,5%) sono più che dimezzate rispetto alle Regionali del 2018. Le liste a sostegno di Majorino si attestano a 32,5% con il Pd stimato al 18,4%, in lieve flessione rispetto a cinque anni fa, e il M5S all’8,1%, anch’esso dimezzato rispetto al 2018, quando si presentò con un proprio candidato. La lista civica Moratti presidente (8,6%) e Azione-Italia viva (7,5) si attestano al 16,1%.
Qualità della vita: “77% dei lombardi soddisfatto, scontenti gli anziani”
Il sondaggio passa poi in analisi la qualità della vita: “Nonostante le complessità attraversate dalla Regione nell’ultimo quinquennio, la qualità della vita permane elevata, con oltre tre lombardi su quattro (77%) che si dichiarano soddisfatti. Le priorità della Regione sono rappresentate dalla sanità, menzionata dal 55% degli intervistati, con un picco del 67% tra le persone di oltre 65 anni, seguita dal tema dei trasporti e delle infrastrutture locali (34%), particolarmente sentite dai ceti produttivi, i lavoratori, i residenti nei comuni rurali, quindi il lavoro (26%), in particolare tra i più giovani (e marcatamente tra i «millenials»), e l’ambiente (21%). L’operato dell’amministrazione uscente risulta apprezzato dal 55% degli elettori, mentre il 42% si esprime negativamente. Il voto medio, sulla base di una scala da 1 a 10, non raggiunge la sufficienza piena (5,8). I più scontenti sono gli anziani, le persone di ceto popolare, casalinghe e pensionati, oltre agli elettori di centrosinistra e agli astensionisti”.