Sottrasse 1,4 milioni all'amica disabile: bodybuilder non risponde al gip

Mauro Rozza e i suoi genitori sono accusati di aver spolpato i conti di una 58enne disabile. Sequestrati beni per oltre due milioni di euro

a cura della redazione
Mauro Rozza
Milano

Sottrasse 1,4 milioni all'amica disabile: bodybuilder non risponde al gip

I genitori di Mauro Rozza e lo stesso ex body builder si sono avvalsi della facolta' di non rispondere davanti alla gip di Milano Alessandra Di Fazio nei rispettivi interrogatori di garanzia, relativi alla misura cautelare del divieto di avvicinamento alla donna di 58 anni disabile a cui, nell'arco di dieci anni, avrebbero sottratto quasi un milione e quattrocentomila euro. Tutti e tre sono indagati per peculato, auto riciclaggio e frode bancaria. Come ricostruito dalle indagini della pm Cristiana Roveda condotte dell'aliquota di polizia giudiziaria della Guardia di Finanza di Milano a partire dal 2011 Antonia Meanti, amica di famiglia e curatrice della nipote dell'imprenditore bresciano Andrea Facchi, avrebbe con bonifici, assegni e prelievi spolpato il patrimonio della vittima.

Sequestrati beni per oltre due milioni di euro

Contestazione di cui e' accusato in concorso anche il figlio quando nell'ottobre 2014 il Tribunale di sorveglianza ha revocato la misura di sicurezza in ospedale psichiatrico in cui si trovava dopo l'assoluzione per vizio di mente per l'omicidio della moglie. Lo scorso venerdi' gli investigatori delle Fiamme gialle hanno eseguito un sequestro di beni per oltre due milioni di euro, tra cui 750 mila euro in contanti, dodici appartamenti, tra Milano e Riccione, una Ferrari, sei orologi preziosi.

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