Strage di Erba, i fratelli Castagna: "La loro condanna è ormai la nostra"

La frase sui social: "Ogni anno, da quindici e più anni dobbiamo sopportare campagne innocentiste"

a cur di redazione
Milano

Strage di Erba, i fratelli Castagna: "La loro condanna è ormai la nostra"

"La loro condanna sta diventando la nostra condanna". Lo scrivono sui social i fratelli Beppe e Pietro Castagna che nella strage di Erba hanno perso la madre Paola Galli, la sorella Raffaella e il nipote Youssef Marzouk di 2 anni dopo il clamore che si è riacceso sul caso con il sostituto procuratore di Milano Cuno Tarfusser che ha firmato una richiesta di revisione - ora al vaglio dei vertici della procura generale - della condanna all'ergastolo di Olindo Romano e Rosa Bazzi.

La frase sui social: "Ogni anno, da quindici e più anni dobbiamo sopportare campagne innocentiste"

"Ogni anno, da quindici e più anni dobbiamo sopportare campagne innocentiste su giornali, su canali tv, da parte di trasmissioni che non si sono fatte neanche problema ad additarci come reali mandanti o esecutori. Adesso arriva anche il sostituto procuratore… e ancora noi a dover rispondere ai giornalisti che insistentemente vogliono conoscere la nostra opinione" si legge sul post Facebook. "Vorrei chiarire agli analfabeti funzionali/odiatori, che noi siamo stati semplicemente parte civile nei processi, in poche parole, non abbiamo condannato noi i loro beniamini. Vorrei anche ribadire che abbiamo assistito ad ogni grado processuale e ci siamo convinti della colpevolezza dei coniugi Romano. Però, non ne possiamo più. Iniziamo, per assurdo, a mettere sul piano della bilancia la nostra serenità con la loro libertà. In poche parole stanno vincendo per sfinimento. Liberateli e non rompeteci più il cxxxo".

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