Ufficio stranieri, un'altra notte di tensioni

I bivacchi si formano perché il numero delle persone che può essere ricevuto per le pratiche è inferiore a quello di chi si presenta

a cura della redazione
Milano

Ufficio stranieri, un'altra notte di tensioni

Ancora una notte di affollamenti e tensioni, durante il fine settimana e fino a stamani all'alba, nei pressi della sede distaccata dell'Ufficio stranieri della Questura a Milano. Lo ha confermato la Polizia che ha stimato in circa 800 le persone radunate presso la caserma Annarumma in via Cagni nella periferia nord della città. L'attesa e l'ingresso negli uffici dei più fortunati che hanno potuto svolgere le pratiche, e poi il deflusso, secondo quanto riferito dalla Questura si sono svolti senza incidenti, anche se "il dispositivo di ordine pubblico ha dovuto fronteggiare oltre 400 egiziani che premevano per entrare".

I bivacchi si formano perché il numero delle persone che può essere ricevuto per le pratiche è inferiore a quello di chi si presenta

Sul posto, in prevenzione, la Croce Rossa Italiana. Non si ha notizia di contusi. I bivacchi si formano perché il numero delle persone che può essere ricevuto per le pratiche è inferiore a quello di chi si presenta. "E' una situazione non degna di questa metropoli - dice il sindacato degli agenti Siap - Le persone non possono essere lasciate al freddo in quel modo. Non si possono scaricare queste incombenze sulla Polizia". "Al termine dell'attività di incolonnamento e filtraggio - ha riferito la Questura - verso le 6.30 il numero previsto di stranieri ha fatto accesso alla struttura per la valutazione delle rispettive istanze e la restante parte ha abbandonato via Cagni dove, al momento, tutto si sta svolgendo in maniera regolare".

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