Una svastica vicino al Monumento al Deportato. Il sindaco: "Atto vile"

A denunciare l'episodio di ieri, domenica 29 febbraio, è stato il presidente provinciale dell'Anpi, Roberto Cenati

a cura della redazione
Svastica vicino al Monumento al Deportato
Milano

Una svastica vicino al Monumento al Deportato. Il sindaco: "Atto vile"

Vicino al Monumento al Deportato nel Parco Nord Milano, nella parte che rientra nel Comune di Bresso, è comparsa oggi una enorme Svastica fatta con pali di legno. Per realizzarla, è stata divelta una parte di recinzione. Il monumento era già stato vandalizzato lo scorso 16 febbraio. Sulla vicenda sono già partire le indagini della compagnia carabinieri di Sesto San Giovanni (Milano), che hanno provveduto ad informare l'autorità giudiziaria.

A denunciare l'episodio di ieri, domenica 29 febbraio, è stato il presidente provinciale dell'Anpi, Roberto Cenati

A denunciare l'episodio di ieri, domenica 29 febbraio, è stato il presidente provinciale dell'Anpi, Roberto Cenati. "È una gravissima provocazione di stampo fascista - ha detto - che costituisce un vergognoso oltraggio a tutti coloro che persero la vita a seguito della deportazione nei lager nazisti, per avere scelto di lottare contro le nefandezze del nazifascismo". "Chiediamo alle pubbliche autorità - ha aggiunto l'esponente dell'Anpi - di fare tutto il possibile per individuare i responsabili di questo ignobile atto e di impedirne il ripetersi. Da parte nostra manterremo alta la nostra vigilanza a difesa della democrazia nata dalla Resistenza, la cui eredità più preziosa è la nostra Carta Costituzionale".

Per i prossimi giorni, le associazione antifasciste del territorio hanno annunciato manifestazioni vicino al monumento

Intanto, per i prossimi giorni, le associazione antifasciste del territorio hanno annunciato manifestazioni vicino al monumento, di cui lo scorso 16 febbraio era stata danneggiata la teca di Dacau. "I familiari dei deportati e le associazioni Anpi e Aned condannano fermamente questo ennesimo atto vile ed ignobile del nazifascismo", sottolinea un comunicato firmato dalle sezioni di Sesto San Giovanni, che chiedono alle istituzioni di condannare questi atti che "minano il tessuto democratico della nostra società". "Nei prossimi giorni - conclude il comunicato - organizzeremo delle manifestazioni in loco per ribadire e condannare il nostro 'no' al nazifascismo. Noi non dimentichiamo, Sesto non dimentica".

Il sindaco di Sesto: "Un atto vile"

Questa mattina il Parco Nord Milano è stato teatro di un atto vile, con la comparsa di una enorme svastica, vicino a dove sorge il Monumento al Deportato. Come Amministrazione Comunale ci siamo già messi in moto per individuare i responsabili e punirli in modo esemplare". Lo afferma il sindaco di Sesto San Giovanni (Milano), Roberto Di Stefano. "Un gesto ignobile, che lede - continua il sindaco - la memoria di coloro che persero la vita a seguito della deportazione nei lager nazisti e che, nello specifico, oltraggia gli oltre 500 sestesi che, per avere scelto di lottare contro i crimini del nazifascismo, furono prelevati dalle proprie case e dalle fabbriche in cui lavoravano e uccisi nei campi di concentramento. Sesto San Giovanni, medaglia d'oro al valore militare, non può essere palcoscenico di atti di vigliaccheria simili".

Tino Magni: "Attacco ai valori democratici"

Ciò è che è accaduto stamattina a Milano è grave. Si è violato un luogo di memoria, un tempio sacro che ricorda alla comunità la storia di quei luoghi e i sacrifici che hanno dato vita alla nostra Repubblica". Così il senatore dell'Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni l'enorme svastica comparsa questa mattina vicino al Monumento al Deportato nel Parco Nord Milano, nella parte che rientra nel Comune di Bresso. "Se colleghiamo i fatti di oggi con quello che è successo ieri a Firenze - aggiunge Magni - il quadro è inquietante: c'è chi si sente libero di poter colpire i valori fondanti della nostra democrazia sia nei monumenti che ci ricordano il passato sia davanti alle istituzioni che educano al futuro. Dobbiamo restare vigili e far sì che questo non si ripeta più".

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