Gruppo Renault: De Meo "Migliori risultati della storia"
Il CEO del Gruppo francese sulla transizione verso l'elettrico "Investito tanto, vinceremo sfida. Ma Ue ripensi ad alcuni paletti"
“Questi sono i migliori risultati che la Renault ha mai fatto nella sua storia.
Soprattutto per quanto riguarda la generazione di cash, cosa che ci assicura un futuro in un settore che per le trasformazioni in atto continua a richiedere grandi investimenti. Nei primi sei mesi del 2023, abbiamo generato la cassa di tutto il 2022. Riducendo i costi, aprendo la forbice tra costi e prezzi, abbassando il break even del 50%. Questo significa assicurarci il futuro”.
Lo dice Luca de Meo, ceo del Gruppo Renault, intervistato da Repubblica. “Facciamo più soldi adesso che vendiamo 2 milioni di auto di quando ne vendevamo 3,5 milioni. C’è stato un aumento strutturale dei prezzi ed è difficile che si possa tornare indietro. Vogliamo mantenere i margini” ha aggiunto. Questo nonostante il diktat europeo sullo stop ai motori termini: "Abbiamo già investito decine e decine di miliardi e altrettanti ne metteremo. L’unica cosa che dobbiamo fare è cercare di vincere questa sfida e noi come Renault lo stiamo facendo.
Entro la fine dell’anno ci sarà lo spinoff di Ampere, la società dedicata all’elettrico. La strada ormai è segnata. Questo non vuol dire che la Ue non debba ripensare alcuni paletti: uno slittamento, dal 2035 al 2040, permetterebbe di far crescere ancora il mercato dell’elettrico. E se poi ci sarà un riconoscimento della neutralità tecnologica, ancora meglio”. A proposito invece della concorrenza cinese, De Meo spiega al quotidiano italiano: "Saranno un competitor importante. Noi con Ampere vogliamo mettere di fronte a Tesla, Byd , Geely, una società che giochi con le stesse regole e talenti. Questo è un nuovo sport. Ci motiverà a essere migliori. La competizione dovrà essere però simmetrica, per me questo è l’importante. Se accogliamo i costruttori cinesi qua, come è giusto che sia, noi dovremmo poter accedere al mercato cinese e approfittare della loro tecnologia”.