Propaganda russa all'asilo? "Approfondiremo il caso". Ministero in campo
La sottosegretaria di FdI Paola Frassinetti commenta lil caso sollevato da Affari. La scuola nega tutto
La scuola nega tutto, ma il Ministero vuole approfondire la vicenda
Scuole di lingua russa, lavaggio del cervello ai bambini: casi choc a Milano La propaganda russa arriva in due asili di Milano. Esplode il caso su Affari |
Il caso sollevato da Affaritaliani.it sui due istituti scolastici per l'infanzia italo-russi di Milano che avrebbero distribuito ai genitori un capitolo speciale del programma scolastico dedicato all'esaltazione dell'esercito russo (un “opuscolo” da discutere e mettere in atto in occasione della giornata dei “Difensori della patria”, celebrata dai russi il 23 febbraio), arriva direttamente sul tavolo della sottosegretaria al ministero dell'Istruzione e del Merito del governo Meloni, Paola Frassinetti.
Nonostante la netta smentita degli interessati, che riportiamo anche in calce a questo articolo, la sottosegretaria vuole vederci chiaro e spiega ad Affaritaliani.it: "In merito alla vicende della propaganda "filo russa" nelle scuole dell'Infanzia italo-russe di Milano, se la notizia fosse confermata, sarebbe un fatto molto grave. Grave è soprattutto la distribuzione dell'opuscolo ai genitori dove si esalta l'esercito russo predisposta proprio per la giornata dei "difensori della Patria" del 23 febbraio".
Frassinetti prosegue: "Non sfugge poi la gravità delle pretese assurde contenute in questi opuscoli di rendere partecipi dei bambini di 4 anni di nazionalità italiana ad iniziative ed indicazioni inerenti l'esercito russo in in periodo di guerra. Approfondiremo la vicenda e faremo le verifiche del caso come Ministero dell'Istruzione e del Merito a tutela dei minori oggetto di questa assurda propaganda", conclude la sottosegretaria.
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO LA RETTIFICA:
Presso la Scuola Lev Tolstoj si insegna lingua russa a bambini sia russi che ucraini - da parte di insegnanti sia russi che ucraini - e non è mai stato dato alcun tipo di documento propagandistico: né l’opuscolo da voi citato ed alla scuola completamente sconosciuto (“защитники отечества”) né alcun altro materiale non strettamente scolastico o culturale.
Per vostra informazione, scopo ulteriore della scuola è anche quello di insegnare la cultura russa ma, proprio per evitare qualsiasi possibile fraintendimento o manipolazione, laù tradizionale “festa del difensore della patria” del 23 febbraio non è stata celebrata, nonostante sia chiaramente legata alla vittoria sul nazismo della Seconda guerra mondiale e nulla abbia a che vedere con la tragica situazione attuale. Ma proprio per evitare capziose interpretazioni di mala fede, la scuola ha deciso di astenersi da qualunque festeggiamento in questo triste periodo.
Posto quindi che la notizia pubblicata sul suo giornale, sotto la sua responsabilità, è falsa, la invito a voler immediatamente far pubblicare apposita rettifica, ai sensi dell’art. 8 Legge 08/02/1948, n° 47