Borghi (Lega): "Nessun problema, con Conte era a 300...". Intervista

Lega, il capogruppo in Commissione Bilancio al Senato: "La Bce ha sempre deciso di sospendere i suoi interventi durante i governi senza la presenza del Pd"

Di Alberto Maggi
Claudio Borghi
Politica

Borghi: "Successe con Berlusconi, poi con il governo Lega-M5S e adesso ancora con il governo Meloni"

 

"No, lo spread a 190 è perfettamente normale, è lo stesso livello che c'era a maggio e quando questo governo si è insediato l'aveva trovato sopra i 250 punti. Io in ogni caso non mi preoccupavo nemmeno quando con il governo gialloverde era costantemente vicino a 300". Con queste parole Claudio Borghi, capogruppo della Lega in Commissione Bilancio al Senato, risponde alla domanda di Affaritaliani.it se lo spread quasi a 200 punti - in apertura questa mattina sui mercati finanziari - sia preoccupante e se sia in atto un attacco speculativo contro l'Italia per far cadere il governo di Centrodestra.

"Anche i tassi oltre il 4% non sono un problema, è normale in presenza di inflazione: da un lato lo Stato paga più interessi ma dall'altro l'inflazione riduce il peso dello stock di debito", spiega Borghi. Che aggiunge: "Se mai va fatto notare come la BCE (l'unica che è in grado con i suoi acquisti di fissare il valore dello spread) "stranamente" abbia sempre deciso di sospendere i suoi interventi durante i governi senza la presenza del Pd. Successe con Berlusconi, poi con il governo Lega-M5S e adesso ancora con il governo Meloni. È ben strana come "coincidenza". Comunque oggi siamo molto più attrezzati che in passato per resistere e l'inflazione aiuta perché invoglia i risparmiatori italiani ad acquistare i nostri titoli grazie ai loro rendimenti finalmente appetibili", conclude Borghi.

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