Come risolvere l'annoso problema delle carceri

I detenuti maggiorenni incarcerati in Italia, al 31 Dicembre 2020, sono 53.364

di Ezio Pozzati
(Fonte: Pexels)
Politica
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Fare scontare la pena nel proprio Paese di origine; pagare quanto costa a noi un detenuto al giorno (€137) allo Stato di appartenenza; dichiarare indesiderato il detenuto inviato al suo Paese a scontare la pena


L’argomento carceri è un argomento molto delicato. Da una parte è giusto far scontare la pena detentiva per fatti che richiedono la carcerazione, dall’altra c’è la volontà di poter “recuperare” la persona e reinserirla nella società perché possa non delinquere ulteriormente. Un’altra grana la subiamo dall’Europa che sistematicamente ogni anno ci condanna per il soprannumero della popolazione carceraria (ogni detenuto ha diritto a 3 mq in cella) e tutto ciò ci danneggia in termini umani, di immagine e con multe abbastanza salate (che vengono pagate con i soldi dei contribuenti). La composizione nelle carceri in Italia è la seguente: 

  • i detenuti maggiorenni incarcerati in Italia, al 31 Dicembre 2020, sono 53.364, distribuiti in 189 istituti, di cui 2.255 donne (il 4,2%). Del totale dei carcerati maggiorenni, 17.344 sono stranieri, circa il 32,5%. Interessante è anche il grafico interattivo che potete trovare nella fonte: Le carceri italiane - Italia in dati

Sappiamo tutti che il voler “ospitare” gli immigrati sbarcati, senza documenti, senza destinazione (o quasi), e non solo questo tipo di immigrati, non avendo mezzi di sostentamento, molto spesso sono reclutati da organizzazioni malavitose in grado di far “lavorare” questi sbandati. Il dato che un terzo della popolazione carceraria sia occupata da stranieri ci dice che è il momento di intervenire. (Lungi da me la parola razzismo o altro!) C’è chi ha chiesto nuove carceri, chi è propenso per i domiciliari (anche per i senza dimora?) chi ormai, rassegnato dall’andirivieni delle stesse persone in tribunale il giorno dopo il loro arresto li scarcera aspettando poi una eventuale  somma di periodi di detenzione. Non è mio compito fare delle osservazioni in merito, ma posso sempre suggerire, per quanto riguarda la popolazione straniera condannata, un’alternativa che mi pare fattibile. Di tutti i condannati stranieri conosciamo il Paese di provenienza, di conseguenza in questi Paesi abbiamo degli Ambasciatori che potendo (su mandato) trattare per nome e per conto del nostro Governo potrebbero proporre quanto segue:

< >fare scontare la pena nel proprio Paese di origine; pagare quanto costa a noi un detenuto al giorno (€137) allo Stato di appartenenza; dichiarare indesiderato il detenuto inviato al suo Paese a scontare la pena.

Questa proposta costerebbe allo Stato Italiano circa 900 milioni di euro l’anno, ne varrebbe la pena? Così sarà possibile sollevare anche il gravame della Polizia Penitenziaria? Forse abbiamo trovato il modo di “alleggerire” le nostre carceri. che non sono tutte di moderna e recente costruzione, magari utilizzando più risorse per un percorso di recupero dell’essere umano carcerato. Sarà fattibile?

 

 

 

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