Caro affitti, (semi) diefront di Meloni. Saltano i 660 milioni per gli alloggi

L’emendamento del Governo Meloni al cosiddetto “decreto Pa” è stato ritirato. Ma il governo rassicura: "Ripariamo"

di redazione politica
Caro affitti, la protesta degli universitari a Milano
Politica

Caro affitti, il governo corre ai ripari: ecco cosa è successo 


L’emendamento del Governo Meloni al cosiddetto “decreto Pa” che sbloccava 660 milioni di euro, previsti dai fondi del Pnrr, per gli alloggi degli studenti è stato ritirato perché bocciato per estraneità di materia. È quanto annuncia il presidente della commissione Affari costituzionali della Camera, Nazario Pagano (Forza Italia), che sta esaminando il decreto insieme alla commissione Lavoro. Ma il governo corre ai ripari e, per evitare il rischio di inammissibilità, annuncia con una nota l’intenzione di depositare l’emendamento in questione in un altro decreto (il n. 51/2023 sugli enti pubblici e la solidarietà sociale). Quest’ultimo sarà presentato ed esaminato questa settimana dalle Commissioni Affari costituzionali e Bilancio di Montecitorio.

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"Nessuna retromarcia", si legge nella nota stampa del Ministero dell’Università e della Ricerca. Un pasticcio provocato da un passaggio formale sbagliato, ma sui cui il Governa tenta di rassicurare: "Resta assolutamente confermata la volontà di procedere con le risorse per l’housing universitario". In attesa della reazione degli studenti, che da settimane stanno piantando tende nelle diverse università italiane come segno di protesta contro gli affitti insostenibili di alcune città, le opposizioni vanno all’attacco.

 

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