Cateno De Luca: "Galliani non ha la statura di Berlusconi, fuggire è autogol"

Il candidato alle elezioni suppletive del 22 e 23 ottobre nel collegio di Monza e Brianza: ”Molti leghisti mi stanno cercando, sfido Renzi alle Europee”

Di Alberto Maggi
Cateno De Luca
Politica

Cateno De Luca, leader di Sud Chiama Nord e candidato alle elezioni suppletive del 22 e 23 ottobre nel collegio senatoriale di Monza e Brianza, intervistato da Affaritaliani.it, replica all'annullamento del confronto pubblico da parte del candidato di Centrodestra Adriano Galliani

 

"Gli hanno consigliato di disertare il confronto, ma questo è sicuramente un grande autogol. Berlusconi non sarebbe mai scappato, pensi che Galliani mi aveva persino consigliato di imparare il dialetto brianzolo e io mi ero già messo a studiarlo". Cateno De Luca, leader di Sud Chiama Nord e candidato alle elezioni suppletive del 22 e 23 ottobre nel collegio senatoriale di Monza e Brianza, intervistato da Affaritaliani.it, replica così all'annullamento del confronto pubblico da parte del candidato di Centrodestra Adriano Galliani. "Ma la conferenza del 13 ottobre all'Arengario di Monza è confermata e sono certo che gli faranno cambiare idea a Galliani. Qualcuno gli spiegherà che scappare è un autogol".
 
Come ha detto, Berlusconi non sarebbe mai fuggito...
"Assolutamente no. Gli ho sempre riconosciuto la grande capacità di sfidare chiunque e questo denota una certa statura politica che Galliani non ha minimamente. Fa bene l'imprenditore o l'a.d. delle squadre di calcio, continuasse a fare quello. Anche perché quando è stato in Parlamento si è distinto per le assenze e per non aver mai preso la parola in cinque anni".

È vero che ha la corte dei leghisti anti Salvini in Brianza e non solo? 
"Questi sono leghisti che sostengono che Cateno De Luca sia più leghista dei leghisti. In molti mi avvicinano in Brianza perché il progetto di Umberto Bossi non era quello di annettere il Meridione ma di far nascere anche al Sud iniziative politiche autonome che si potessero collegare con il progetto federalista della Lega Nord. So che Bossi quando ha saputo del mio movimento ha esclamato: 'Finalmentte c'è un Sud che si sta organizzando in modo serio e consistente'".

Sud Chiama Nord cresce al nord, evento organizzato da Laura Castelli in Veneto. Che progetti avete? 
"Sono rimasto sorpreso anch'io, non credevo che a Conegliano potessimo raggruppare 200 imprenditori e amministratori. Un evento di cui si è occupata Laura Castelli in modo egregio. Ma la stessa cosa la faremo in Piemonte. Dopo il 23 ottobre ci saranno conferenze in ogni regione. Ci sono richieste di adesione da parte di molte liste civiche e di consiglieri regionali del civismo. Saremo la vera lista civica nazionale".

Lei ha mollato Renzi e subito dopo Renzi è stato mollato da Moratti. Che succede al centro? 
"Presto se ne andrà anche Beppe Fioroni da Italia Viva. Giovedì scorso all’Hotel Bernini c'era un incontro al quale avrei dovuto partecipare anch'io, poi poco prima è uscito il comunicato che Dafne Musolino passava con Italia Viva e in quell'occasione Fioroni ha rimproverato Renzi manifestando il suo disappunto per la compravendita politica ai nostri danni, un atto vile nei nostri confronti. Moratti è solo tornata nel suo habitat naturale".

Quindi non andrà mai con Renzi...
"Avevo già sfidato Renzi a fare una lista comune Sud Chiama Nord - Italia Viva per le elezioni europee, ma siamo noi ad avere i requisiti per non raccogliere le firme. Gli ho detto 'vediamo chi prende più voti', ma anche in questo caso ha avuto paura. Lui è costretto a restare nel Terzo Polo. Fanno come i ladri di Pisa, che litigano di giorno e di notte vanno a rubare insieme".

La guerra in Israele e le gravi conseguenze economiche possono portare alla caduta del governo Meloni e a un governo tecnico come Monti e Draghi?
"No, perché la guerra diventa un alibi per continuare nell'attività di governo che disattende tutti gli impegni presi in campagna elettorale. Il governo darà la colpa alla guerra e alla congiuntura economica per non poter mantenere le promesse irrealizzabili che aveva fatto. Pensiamo solo al blocco navale sui migranti".

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