Giorgia Meloni vuole uno scatto in avanti sulla comunicazione/Inside
Molte audizioni a Palazzo Chigi, ma nessuno ha convinto la premier. Ianniello e Quadrozzi restano in sella
Comunicazione istituzionale: tanti incontri, molte telefonate, nessuna decisione. Almeno per ora
Niente da fare. La comunicazione per la presidente del Consiglio, a tre mesi ormai dalla nascita del governo Meloni, resta un enigma. Secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it, ci sono state audizioni, provini, ma finora nessuno ha convinto in pieno. E quindi la struttura resta la stessa di Fratelli d'Italia: Giovanna Ianniello voce ufficiale della premier e Paolo Quadrozzi suo vice, con una comunicazione sul lato internazionale/stampa estera ancora tutta da costruire.
Il capo ufficio stampa di Palazzo Chigi è in realtà un vicecapo ufficio stampa, almeno ufficialmente. E si tratta di Fabrizio Alfano, ex portavoce di Gianfranco Fini, già giornalista dell’Agi con una lunga esperienza.
Ianniello, come spiega Il Foglio, è inquadrata come coordinatrice della comunicazione istituzionale. E si confronta con quella che è definita la “superconsulente della comunicazione di Meloni”, ovvero la segretaria personale della premier, Patrizia Scurti. Che era presente ad Algeri e si dice fosse presente anche nell’incontro che Meloni ha avuto con Biden e Xi Jinping.
Uno scenario in via definizione, insomma. Pare che Meloni non sia stata convinta da nessuno dei candidati che ha soppesato in queste settimane come Communication Manager della presidenza del Consiglio. Tanti incontri, molte telefonate, nessuna decisione. Nei mesi scorsi si era fatto il nome di Guido Rivolta, ex direttore generale delle relazioni istituzionali di Cdp, giornalista economico per Il Sole 24 Ore. Ma per ora nulla di fatto. Il fatto che il nome di Rivolta sia filtrato sulla stampa non ha portato bene al diretto interessato, come era già accaduto per Andrea Bonini di Sky, che veniva dato come vicinissimo all'incarico subito dopo le elezioni. Per questo, si mormora, che gli altri papabili rimangano copertissimi. E alcuni lo sono più di altri, essendo davvero insospettabili.
Al momento, resta in piedi la struttura storica di Fratelli d'Italia, con Ianniello capo e Quadrozzi vice. Poi si vedrà.