Cospito, bufera su Donzelli: "Il Pd sta con lo Stato o con la mafia?"
Le parole dell'esponente di FdI hanno scatenato una bagarre sul tema del 41-bis ma non solo. Il Pd ribatte, Salvini applaude
Donzelli: “Cospito? Un influencer sul 41bis. La sinistra sta con lo Stato o con la mafia?”. È caos alla Camera
“Questa sinistra sta dalla parte dello Stato o dei terroristi e della mafia?". Parole che hanno provocato una bagarre alla Camera durante il dibattito sulla proposta di legge che istituisce la commissione d'inchiesta Antimafia. A pronunciarle Giovanni Donzelli, esponente di Fratelli d’Italia, vicinissimo a Giorgia Meloni, nonché vicepresidente del Copasir con incarichi apicali nel partito, facendo riferimento a una visita in carcere all'anarchico Alfredo Cospito, di alcuni parlamentari del Pd, tra cui Andrea Orlando, Walter Verini e Debora Serracchiani, effettuata, tra l'altro, nell'esercizio delle loro prerogative di parlamentari.
"I mafiosi hanno il terrore non del carcere ma del 41-bis. Lo Stato fino ad ora non ha cambiato idea. Ma c'è una nuova strada che la mafia sta tentando per far cedere lo Stato sul 41-bis. Ed è un nuovo personaggio, un influencer, che sta utilizzando questo strumento: è il terrorista Cospito che sta utilizzando la mafia per far cedere lo Stato sul 41-bis".
"Il 28 dicembre del 2022 Cospito ha avuto un confronto con un boss della 'ndrangheta che lo ha esortato ad andare avanti" nella sua campagna – ha infatti affermato Donzelli, citando anche altri dialoghi che l’anarchico avrebbe avuto con altri mafiosi. "E Cospito - ha aggiunto l’esponente di FdI - il 12 gennaio ha incontrato anche i parlamentari Serracchiani, Verini e Orlando che andavano a incoraggiarlo nella battaglia".
E subito, a chi gli ha chiesto cosa ne pensi la presidente del Consiglio Giorgia Meloni delle sue parole, Donzelli ha replicato: “Si è espresso il capogruppo di Fratelli d'Italia, il responsabile dell'organizzazione, forse qualche iscritto non sarà d'accordo ma direi che il partito ha parlato. Meloni? Non le ho parlato, non la chiamo prima di intervenire, ma credo che non vada trascinata la premier in un dibattito tutto parlamentare".
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Caso Cospito, il Pd replica a Donzelli: “Le sue parole hanno rilevanza penale”. Salvini: “Piena sintonia”
Immediate e infuocate le reazioni della sinistra, a iniziare dal Pd e soprattutto da uno dei nomi tirati in mezzo direttamente da Donzelli: "L'aula di oggi era chiamata in modo unanime ad approvare la proposta di legge istitutiva della commissione antimafia. Su questo pensiamo che ci debba essere unità. Questa unità è stata insozzata dalle parole di Donzelli, che sono gravissime e hanno contenuto e carattere di rilevanza penale – ha commentato Debora Serracchiani alla stampa – Chiediamo alla presidente Meloni di prendere una posizione chiara, ci dica se la pensa allo stesso modo".
Duro anche Stefano Bonaccini, candidato alla segreteria Pd e presidente dell'Emilia-Romagna: "Donzelli si vergogni. Il Partito democratico per valori, storia e azioni è da sempre avversario intransigente di Mafie e terrorismi". Di tutt’altro avviso, invece, il segretario leghista e vicepresidente del Consiglio dei ministri Matteo Salvini, che nel corso di una telefonata ha espresso piena sintonia con le parole del deputato di Fratelli d’Italia.
Donzelli su Cospito e le parole sul Pd: “Non mi scuso, andrò volentieri al giurì d’onore”. La convocazione dal presidente della Camera
Giovanni Donzelli non sceglie la via del silenzio, anzi, ha deciso di controribattere a chi lo ha attaccato e gli ha chiesto di scusarsi: "No. Andrò volentieri al giurì d'onore per chiedere al Pd di chiarire le sue parole. Mi auguro che la sinistra italiana che sta balbettando su Cospito chieda scusa agli italiani''.
E sembra essere già arrivato, quel momento, visto che il presidente della Camera Lorenzo Fontana ha accolto la richiesta del Pd, e ha istituito il Giurì d'onore "per fare chiarezza su quanto avvenuto stamane nell'Aula e su quanto detto dal deputato di FdI Giovanni Donzelli circa presunti documenti che dimostrerebbero collegamenti tra l'anarchico Cospito, la 'Ndrangheta e la Camorra, mettendo in relazione queste informazioni con la visita che alcuni parlamentari dem hanno fatto in carcere a Cospito".