Crosetto: "Sesto pacchetto di armi all'Ucraina? Bisogna tutelare l'aggredito"

Il ministro della Difesa: "Serve un accordo per far terminare questa guerra, ma se non cambieranno le condizioni l'aiuto sarà inevitabile"

Politica

Guerra, Crosetto: "Bisogna arrivare alla pace ma tutelando gli ucraini"

La guerra in Ucraina continua senza sosta ormai da più di nove mesi. Nonostante il cambio di governo in Italia, sugli aiuti all'Ucraina non ci sarà nessun passo indietro, confermata la linea atlantista dell'esecutivo a guida Meloni. A ribadirlo è il ministro della Difesa Guido Crosetto. "Potrei cavarmela - dice Crosetto all'Avvenire - prendendo tempo. Dicendo che decideremo insieme agli alleati in futuro. Ma in una fase così complessa come quella che stiamo vivendo, la sola cosa che non possiamo fare è perdere il contatto con i nostri alleati internazionali, la Ue e l’Alleanza atlantica. E dunque c’è un solo modo di muoversi e di decidere. Ce ne sono stati cinque di aiuti con armi all'Ucraina e non mi pare siano cambiate le condizioni che, uno dopo l’altro, li hanno determinati".

"Quindi - prosegue Crosetto all'Avvenire - se devo fare una previsione sincera dico che, se non cambiarà la situazione in Ucraina, ci sarà. E sarà giusto e dovuto, come lo sono stati gli altri. Quando le popolazioni civili rischiano di soccombere sotto i colpi di un ingiusto aggressore e a nulla sono valsi gli sforzi della politica e gli strumenti di difesa non violenta, è legittimo e persino doveroso impegnarsi con iniziative concrete per disarmare l’aggressore. Stiamo cercando di giungere a una cessazione del conflitto che tuteli i diritti inderogabili dell'aggredito".

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