D'Agostino: "Twiga troppo caro, nell'era Meloni si va in masseria in Puglia"

"Capalbio è decaduta, Cortina solo in chalet”

di redazione politica
Roberto D'Agostino
Politica

La mappa delle vacanze italiane secondo D'Agostino: "E' l'estate della Puglia"

Dal Twiga alla Puglia, passando per Capalbio. Roberto D'Agostino, inventore di Dagospia, parla in una lunga intervista a La Stampa delle vacanze dei politici nell'era Meloni. E' l'estate della Puglia "Sì, vanno tutti là. La premier ci vuole fare il G7, è la regione del sottosegretario Mantovano, del ministro Fitto e della masseria di Bruno Vespa". Ed è anche la regione de "La Piazza", la kermesse di Affaritaliani.it ideata e condotta dal direttore Angelo Maria Perrino che si svolge come ogni anno a Ceglie Messapica.

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Sul Twiga, D'Agostino dice a La Stampa: "Con i prezzi che fa in molti ci stanno alla larga, e poi ci si trova la Santanchè. Per i renziani però evidentemente non è un problema". Mentre su Capalbio, D'Agostino dice che "non esistono più località di destra o di sinistra. Sono caduti i punti di riferimento culturali. Si cerca una cultura di destra, ma non si trova e a volte assume volti improbabili. Chi è Beatrice Venezi? È la stagione delle maschere appunto, oltre il patetico. Scomodano sempre Giordano Bruno Guerri, che sta tanto bene al Vittoriale, ma si sa che non piace a Meloni, a differenza di Pietrangelo Buttafuoco".

Infine, D'Agostino si esprime anche su Cortina: "Gente in soffitta “d’Ampezzo”. Ci vanno quelli con lo chalet. Il generone romano che non si stanca di replicare i film dei Vanzina. Gente che, come a Roma, tra destra e sinistra ha sempre preferito il centro tavola. Laddove attovagliarsi significa spartirsi il potere. A Roma si gestisce tutto in gruppo, non a caso ci sono una ventina di circoli. Solo Meloni va almare a Santa Marinella perché gliel’ha consigliato Pierluigi Diaco".

E lui? "Niente vacanze: agosto lo passo a Roma, al massimo vado qualche giorno a Sabaudia per un tuffo, ma dopo un quarto d’ora che faccio? Il mio sito Dagospia non è un lavoro, ma un piacere. Per questo non smetterò mai. È il mio cinema, il mio divertimento, la mia giornata. Farsi gli affari degli altri è godimento puro. Poi penso a quel che succederà a settembre, da Santanchè a La Russa", racconta D'Agostino a La Stampa.

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