De Biasio in Terna, cosa cambia in Rai. Tensione nei corridoi di viale Mazzini

Salvini terrà il suo uomo in cda fino a fine mandato

Di Giuseppe Baretti
Politica

Rai, da tempo si attende la fuoriuscita dell'ad Carlo Fuortes, indicato dal PD, per un riequilibro giudicato da tutti trasversale ad opera di Roberto Sergio, storico dirigente interno e plenipotenziario del settore radiofonico

E' notizia di ieri sera: Igor De Biasio, consigliere di Amministrazione Rai in quota Lega, è stato indicato dal Governo Meloni come neo-presidente di Terna. La notizia, che conferma la fiducia del Carroccio nel manager brianzolo, ha messo in fibrillazione i corridoi di viale Mazzini dove, da tempo, si attende la fuoriuscita dell'ad Carlo Fuortes, indicato dal PD, per un riequilibro giudicato da tutti trasversale ad opera di Roberto Sergio, storico dirigente interno e plenipotenziario del settore radiofonico.

Mentre Fuortes non ha ancora in mano le valige (il sindaco di Milano, Beppe Sala, non avrebbe intenzione di prenderselo alla guida della Scala), l'uscita prematura di De Biasio dal cda indebolirebbe ulteriormente il centrodestra, che di fatto può contare solo sulla forzista Simona Agnes e, sporadicamente, sul supporto del "grillino" Alessandro Di Majo (a sinistra, oltre a Fuortes, la presidente Marinella Soldi, Francesa Bria e il rappresentante dei dipendenti, Riccardo Laganà).

L'uscita di De Biasio, non da ultimo, obbligherebbe il Parlamento a trovare un accordo, spettando a uno dei due rami la votazione dell'eventuale sostituto. Allora è molto probabile che De Biasio conservi l'incarico fino a fine mandato, in modo da osservare da vicino la ristrutturazione delle posizioni di comando. Durante il suo mandato, infatti, De Biasio è riuscito a costruire una squadra trasversale di manager non per forza schierati, ma molto competenti e da cui il centrodestra attende un racconto radiotelevisivo rivoluzionato, non obbligatoriamente di parte ma nemmeno ultraideologico come lo è stata l'ultima e contestata edizione di Sanremo. Salvini terrà quindi, molto probabilmente, il suo uomo nel board di mamma Rai, in attesa del rinnovo del cda atteso per il 2024.

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