Def, il testo integrale su Affaritaliani.it (178 pagine). Esclusivo

Nel 2023 3,4 miliardi per il taglio del cuneo fiscale

Di Alberto Maggi
Politica

Pil, Giorgetti: stime prudenti. Il governo sosterrà la ripresa

Il Documento di economia e finanza 2023 è formato da 178 pagine. Finora sono usciti i punti principali del primo Def del governo Meloni, ma Affaritaliani.it pubblica il testo integrale dell'esecutivo. Un documento molto importante per cittadini e imprese. 

Sebbene le previsioni sul Pil contenute nel Def "siano prudenti, rimane confermata la volontà e l'ambizione di questo governo alla crescita dell'economia italiana. Nel breve termine si opererà per sostenere la ripartenza della crescita segnalata dagli ultimi dati, nonché per il contenimento dell'inflazione". Lo afferma il ministro dell'economia, Giancarlo Giorgetti, nell'introduzione al Documento di economia e finanza. Secondo il ministro è "del tutto realistico puntare per i prossimi anni a un aumento del tasso di crescita del PIL e dell'occupazione che vada ben oltre le previsioni del presente Documento, lungo un sentiero di innovazione e investimento all'insegna della transizione ecologica e digitale e dello sviluppo delle infrastrutture per la trasmissione dell'energia pulita e la mobilità sostenibile".

Il governo intende utilizzare 3,4 miliardi nel 2023 per il taglio del cuneo fiscale ai lavoratori dipendenti e 4,5 miliardi nel 2024 per interventi di riduzione della pressione fiscale. È quanto riporta la reazione del governo al Parlamento, nella quale si chiede alle Camere l'autorizzazione a utilizzare gli spazi di manovra che si creano aumentando il deficit programmatico in rapporto al Pil, rispetto all'andamento tendenziale. "Le risorse che si rendono disponibili - è scritto nella relazione presentata dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni e dal ministro dell'economia Giancarlo Giorgetti - saranno utilizzate con un provvedimento normativo di prossima adozione per sostenere il reddito disponibile e il potere d'acquisto dei lavoratori dipendenti nel 2023, e saranno destinate, nel 2024, a interventi di riduzione della pressione fiscale. All'attuazione di questi interventi sono destinati gli spazi finanziari per i quali si chiede l'autorizzazione al ricorso all'indebitamento, comprensivi della spesa per interessi passivi conseguente il maggior disavanzo autorizzato, che ammontano a 3,4 miliardi di euro nel 2023 e 4,5 miliardi di euro nel 2024".

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