Di Pietro "leader" dei trattori: "La terra non dà più da vivere, Ue colpevole"
L’ex pubblico ministero sta con gli agricoltori che protestano: "Produrre un litro di olio mi costa 12 €, in giro lo trovo a 2 euro e 50"
Di Pietro sostiene la protesta degli agricoltori: "Non si può più andare avanti così. Costi non sostenibili"
Antonio Di Pietro si schiera con gli agricoltori che stanno protestando in tutta Europa per i costi non più sostenibili a causa delle nuove norme green. "La colpa - dice l'ex pm a La Stampa - è dell'Unione europea". A 74 anni Di Pietro si gode la pensione a Montenero di Bisaccia in Molise: "Lavoro la terra che mi ha lasciato mio padre: olio, vino, grano, orzo. Per me, mia sorella, i miei figli e chi mi vuol bene". Ma il problema, dice, è che non dà più da vivere a nessuno. Più che a sè stesso pensa ai tanti agricoltori in difficoltà. Per questo, sostiene Di Pietro, la protesta dei trattori è sacrosanta e siamo ancora all'inizio. "La realtà è fatta di famiglie che devono campare con 15-20 ettari, ed è impossibile" I problemi, secondo l’ex giudice di Mani Pulite, sono un'infinità: "I macchinari - prosegue Di Pietro a La Stampa - sono inavvicinabili. La manodopera non si trova: fatico a farmi potare gli ulivi e le viti. I cinghiali distruggono tutto. Poi, nel Centro-Sud non c’è irrigazione: guardiamo il cielo sperando che piova. Ho una vigna di due ettari, potrei fare 400 quintali d’uva l’anno. Ma lo scorso autunno non ho fatto nemmeno un grappolo. Sono andato a comprare il vino alla cantina. Ma chi deve vivere di quello?".
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Di Pietro dice che il problema non sono le multinazionali, che fanno i loro interessi. E nemmeno del governo Meloni, che non può fare più di tanto. Aggiunge che se fosse ministro si sentirebbe "impotente. A me produrre un litro d’olio costa 12 euro. In giro lo trovo in vendita a 2 euro e 50. Solo le latte costano un euro e 50 l’una". Di Pietro parla anche del suo impegno politico: "Tornare in campo? Lo sto già facendo. A modo mio: idealmente e mettendomi a disposizione. Da qui passano in tanti: chi ha un problema con l’Agenzia delle entrate, con le banche, chi ha bisogno di un consiglio. La porta è sempre aperta".