Draghi: via le restrizioni, l'Italia riparte, dal 31 marzo stop all'emergenza
Il 31 marzo l'Italia abbandonerà lo stato di emergenza: l'obiettivo del governo è tornare al più presto alla “normalità”. Dal Cdm ok unanime
Il Consiglio dei ministri ha approvato all'unanimità la road map per allentare le misure anti-Covid da aprile
Il Consiglio dei Ministri ha approvato all'unanimità il decreto legge con misure urgenti per il superamento delle misure di contrasto alla diffusione dell’epidemia da Covid 19, in conseguenza della cessazione dello stato di emergenza: l'Italia è pronta per "riaprire" e tornare al più presto alla "normalità". Il Cdm ha dato il via libera a "provvedimenti importanti che eliminano quasi tutte le restrizioni che hanno limitato i nostri comportatamenti", ha detto il premier Mario Draghi in conferenza stampa. "A fine marzo terminerà lo stato di emergenza, per quella data scioglieremo il Cts, il cui lavoro non è finito, continuerà con l'Istituto superiore di sanità e il Consiglio superiore di sanità".
GUARDA IL VIDEO DELLA CONFERENZA STAMPA:
"Anche a nome del governo, ringrazio il professor Locatelli e il professor Brusaferro e tutti i membri presenti e passati del Comitato tecnico scientifico. Se uno esamina la situazione di questi anni, ha continuato Draghi, il Cts ha dato un supporto straordinario a decisioni difficilissime prese da questo e dal precedente governo. Ha dato il supporto psicologico per dire che le decisioni erano prese con il supporto della scienza, non sulla base di sensazioni. Questo per chi prende decisioni è essenziale".
LEGGI LA BOZZA DEL DECRETO APPROVATO IN CONSIGLIO DEI MINISTRI
"Voglio ringraziare anche tutti gli italiani per l'altruismo, la pazienza dimostrata in questi anni: noi siamo spesso percepiti con scarso senso civico e invece siamo stati bravissimi in questa pandemia, occorre andare fieri". A contribuire l'uscita dal Covid anche le vaccinazioni: così sono stati "evitati quasi 80mila decessi in più in italia nel solo 2021", ha detto il premier Mario Draghi in conferenza stampa sottolineando che il Green Pass "è stato un grande successo". "Con il Consiglio dei ministri di oggi facciamo passi fondamentali verso la riapertura. Osserviamo con grande attenzione l'andamento della curva epidemica e siamo pronti ad adattare il nostro apparato alla sua evioluzione, anche in senso più espansivo, se è il caso. Ma attualmente abbiamo preso questi provvedimenti".
"Superiamo definitivamente il sistema a colori per le regioni che ci ha accompagnato per mesi. Non ci saranno più, quindi, le ordinanze del venerdì", ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza in conferenza stampa a Palazzo Chigi, illustrando il provvedimento sul Covid. La sospensione dei lavoratori senza Super Green Pass sopra i 50 anni "non avverrà più. Sarà sufficiente per loro fino al 30 di aprile avere il Green Pass base. La sospensione dal lavoro resterà solo per la fascia delle personale sanitario e i lavoratori di strutture ospedaliere e delle Rsa, in questo caso il prolungamento dell'obbligo è al 31 dicembre". ha precisato Speranza.
"In questo momento non ci sono evidenze scientifiche che portano a dirci che sia necessaria la quarta dose del vaccino per tutti. Nessun Paese a livello mondiale e europeo sta immaginando la quarta dose per tutti. Siamo partiti con i fragili e in queste ore stiamo valutando l'ipotesi di una quarta dose a fasce generazionali più avanzate: questo richiederà un approfondimento ma è una cosa a cui ci stiamo preparando. Noi saremo pronti, le dosi sono già a disposizione, ma dobbiamo aspettare che ci siano le basi dell'evidenza scientifica, che in questo momento ancora non c'è", ha sottolineato Speranza.
Da aprile non sarà più richiesto il Green Pass sui bus ed in generale sui mezzi di trasporto pubblico locale, mentre continuerà a vigere obbligo di indossare le mascherine. Le norme sulle mascherine, infatti, restano invariate fino al 30 aprile. Sempre da aprile decade l'obbligo di Super Green Pass sui luoghi di lavoro per gli over 50. A chi ha superato questa soglia d'età, per cui in linea generale l'obbligo resterebbe in vigore, sui luoghi di lavoro dovrebbe essere richiesto solo il certificato base.
La capienza degli stadi tornerà al 100% dal primo aprile e per accedervi sarà richiesto il green pass base. Mentre l'obbligo vaccinale resta in vigore fino a fine anno per il personale sanitario e Rsa. L'Italia non sarà più in stato di emergenza Covid e di conseguenza decadono il Cts e la struttura del commissario straordinario. Al loro posto dovrebbe essere creata una unità operativa ad hoc al ministero della Salute per accompagnare il periodo transitorio e completare la campagna vaccinale. La road map tracciata dal governo per per allentare le misure anti-Covid prevede anche la decadenza della quarantena da contatto (l'obbligo di isolamento resta solo per i contagiati. Pertanto, a scuola, la Dad resterebbe solo per coloro che hanno contratto l'infezione.