Elezioni l'8 e il 9 maggio 2022. I leader dei partiti al lavoro sulle liste

Elezioni 2022? Letta e Conte puntano al voto, Salvini costretto a seguire Meloni

Di Alberto Maggi
Politica
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Elezioni e Quirinale, una partita che si intreccia

 

C'è una data da segnare in rosso sul calendario: domenica 8 maggio 2022 (e lunedì 9). Stando alle indiscrezioni raccolte da Affaritaliani.it in Parlamento - fonti tanto di Centrosinistra quanto di Centrodestra -, il primo weekend di maggio potrebbero tenersi le elezioni politiche anticipate. Ufficialmente tutti tranni Giorgia Meloni dichiarano di voler arrivare a fine legislatura, ma in realtà solo Silvio Berlusconi e Matteo Renzi desiderano evitare le urne il prossimo anno.

Enrico Letta teme imovimenti in atto nel Partito Democratico e il forte rischio di un congresso nell'autunno del 2022, quindi spinge per il voto per poter fare le liste e piazzare quasi tutti fedelissimi in Parlamento. Giuseppe Conte è sempre più debole nel Movimento 5 Stelle, come dimostrano i tentennamenti sulla candidatura per le suppletive a Roma, e, stretto tra Beppe Grillo e i governisti di Luigi Di Maio, nel 2023 potrebbe arrivare alle elezioni ormai debolissimo. Matteo Salvini, nonostante i Governatori (Massimiliano Fedriga e Luca Zaia in testa) premano per arrivare al termine della legislatura insieme al ministro Giancarlo Giorgetti, non può certo dire no al voto nel momento in cui a invocarlo è Meloni.

Considerando ormai tramontata l'ipotesi del Mattarella bis per il Quirinale, per evitare il voto anticipato resta soltanto la difficile, difficilissima, strada del candidato eletto con ampia maggioranza che non sia espressione di nessun schieramento. I nomi? Giuliano Amato, Paola Severino, Marta Cartabia, Pierferdinando Casini, Gianni Letta. Numeri alla mano è quasi impossibile che un candidato di parte - da un lato Paolo Gentiloni dall'altro Silvio Berlusconi - riesca a essere eletto anche al quarto scrutinio.

L'ipotesi Mario Draghi al Quirinale, che Pd e M5S non gradiscono per i modi con i quali il premier ha trattato in questi mesi i partiti della maggioranza, è però anche l'unica strada possibile per andare alle elezioni ai primi di maggio. "Se viene eletto Draghi si va al voto, sicurissimo", sottolineano fonti renziane. Anche perché è opinione diffusa che nessun altro premier dei nomi che sono stati fatti - da Cartabia a Daniele Franco passando per Vittorio Colao - possa avere la statura politica per tenere insieme nella stessa maggioranza il ministro Roberto Speranza, LeU, e la Lega di Salvini.

Ecco perché, tra esigenze interne dei principali partiti e nodo Quirinale, sono in molti a pensare che i principali leader politici, Letta, Conte, Meloni e Salvini, stiano già preparando le liste elettorali. Appuntamento, pare, domenica 8 e lunedì 9 maggio.