Fdi, Lollobrigida: "Compatti o voto". Miccichè: "Fi valuti l'appoggio esterno"
Tensione alle stelle nella coalizione di centrodestra, non è esclusa la clamorosa rottura
Governo, Fdi-Fi nervi tesi. Potrebbero anche rompere. "Niente inciuci"
Le elezioni politiche hanno decretato il successo del centrodestra ma la strada per andare uniti al governo sembra sempre più in salita dopo la rottura tra Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi, in seguito all'elenco di aggettivi offensivi rivolti dal leader di Forza Italia alla futura premier.
"Noi - spiega Francesco Lollobrigida, capogruppo uscente di Fratelli d'Italia, in un'intervista a Repubblica - siamo disposti a qualsiasi cosa per rispondere agli impegni assunti con gli italiani. L’obiettivo di tutti dev’essere il bene del Paese, scegliere insieme una squadra per realizzarlo ed essere leali reciprocamente. Non sono possibili inciuci né governi anomali. Inaccettabile pensare di far mancare i numeri per fare quello che vuoi tu. Non è un metodo che porta a una conciliazione".
"A noi - prosegue Lollobrigida - non è mai interessato governare solo per farlo, vogliamo coinvolgere le migliori energie dentro e fuori la politica". "Se ci saranno queste condizioni, bene. Altrimenti neppure ci proviamo. E torniamo dagli elettori", ribadisce il caopogruppo uscente di Fdi, ribadendo di fatto quanto aveva già anticipato Affaritaliani solo due giorni fa (qui il nostro inside).
Non aiutano a conciliare il clima le parole del coordinatore siciliano di Forza Italia Gianfranco Miccichè. Il senatore siciliano contro gli alleati di Fratelli d’Italia: “Sono scorretti e irriconoscenti. Puntano a prendersi i parlamentari azzurri per ammazzare definitivamente l’ex premier. Ho visto Berlusconi così amareggiato che non so come andrà a finire questa vicenda. Lui ha mille risorse e anche stavolta magari farà il miracolo e si troverà una soluzione, che al momento non riesco a vedere".