Fi, Ronzulli attacca Meloni: "Medici no-vax reintegrati? Scelta sbagliata"

La capogruppo al Senato degli azzurri critica alcuni dei primi provvedimenti del governo. "Il tetto al contante non era certo una priorità"

Politica

Fi, Ronzulli e le frecciatine a Meloni su no-vax e tetto al contante

Licia Ronzulli non risparmia critiche alla neo premier Meloni per le prime scelte fatte dal nuovo governo e apre una crepa all'interno della maggioranza. La capogruppo al Senato di Forza Italia, dopo l'esclusione dalla lista dei ministri, continua a lanciare frecciatine in direzione Meloni. "Il messaggio che potrebbe passare - spiega Ronzulli alla Stampa - rivedendo di punto in bianco le norme che regolano la somministrazione dei vaccini è che il governo strizzi l'occhio ai no-vax. È anche per questo che auspico un processo graduale per il superamento delle misure anti Covid. La delegazione di Forza Italia su questo non getterà la spugna. Forse si sarebbe potuta attendere la scadenza naturale della misura, il 31 dicembre, per reintegrare i medici non vaccinati."

"Così da evitare che - prosegue Ronzulli alla Stampa - la maggioranza silenziosa di chi, onorando il camice, si è responsabilmente vaccinato si sentisse sconfitta dalla minoranza chiassosa dei No Vax. Ma se lo chiede a me, chi è No-Vax e quindi va contro la medicina e la scienza non dovrebbe operare in campo sanitario. È giusto, invece, che il governo si sia occupato subito dei rave party. Lo Stato non può guardare dall’altra parte quando ci sono eventi abusivi in cui non è garantita alcuna misura di sicurezza e dove, quasi sempre, si crea un contesto di assoluta illegalità. Il tetto al contante a 5 mila € è una misura giusta. Forse però non l'avrei ritenuta la priorità del nuovo governo".

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