Procedimento di formazione del Governo: le fasi
Nel nostro approfondimento puoi trovare tutti i più importanti punti dei principali partiti in vista delle elezioni politiche.
Procedimento di formazione del Governo: quali sono le fasi per la nascita di un esecutivo? Scoprilo nel nostro approfondimento
Dalle prossime elezioni 2022 nascerà un nuovo Governo che dirigerà il Paese per i prossimi 5 anni, a meno di eventuali crisi e rimpasti che comunque non comportano necessariamente le dimissioni dell'esecutivo. Il Presidente della Repubblica, che ha l'incarico di nominare il Presidente del Consiglio e i ministri, ha comunque la possibilità di sciogliere le Camere in ogni momento e indire nuove elezioni ad eccezione del semestre bianco, ovvero gli ultimi 6 mesi del suo incarico. Vediamo insieme il processo di formazione del Governo.
Formazione del Governo: come funziona
La formazione del Governo è disciplinata dagli articoli 92, 93 e 94 della Costituzione e dalla legge numero 400 del 23 agosto 1988. La procedura è suddivisa in diverse fasi:
Consultazioni
Il Presidente della Repubblica convoca i capi dei gruppi parlamentari e delle coalizioni insieme ai presidenti di Camera e Senato e gli ex Presidenti della Repubblica, di diritto senatori a vita. Questa prassi non è prevista formalmente ma serve al capo dello Stato per comprendere se ci sono le basi per la formazione del Governo. Quando le consultazioni non hanno avuto esito positivo è possibile che venga affidato a una carica istituzionale un mandato esplorativo.
Incarico di formazione del Governo
Sciolta ogni riserva il Presidente della Repubblica conferisce l'incarico di Presidente del Consiglio alla persona segnalata dai gruppi di maggioranza e che ritiene in grado di costituire il Governo e ottenere la fiducia di entrambe le Camere. E' il segretario generale della Presidenza della Repubblica ad annunciare il conferimento della carica di premier. E' possibile che venga incaricato anche il Presidente del Consiglio attualmente in carica a seguito una crisi che ha portato a un rimpasto.
La nomina
Il Presidente del Consiglio accetta la nomina con riserva e dopo alcune consultazioni sale al Quirinale per incontrare il capo dello Stato e comunicargli se ha sciolto la riserva positivamente o negativamente, rinunciando quindi all'incarico. Nel primo caso si passa poi alla nomina ufficiale del Presidente del Consiglio, alle dimissioni di quello di quello uscente e alla nomina dei singoli ministri.
Il giuramento e insediamento
Il Presidente del Consiglio e i ministri giurano nella cerimonia rituale nel Salone delle Feste al Quirinale davanti al Presidente dela Repubblica e il suo segretario generale con la seguente formula: "Giuro di essere fedele alla Repubblica, di osservarne lealmente la Costituzione e le leggi e di esercitare le mie funzioni nell'interesse esclusivo della Nazione". A questo segue la cerimonia della campanella presso il Salone delle Galere di Palazzo Chigi che sancisce il passaggio dal governo uscente a quello nuovo.
La fiducia
Come sancisce l'articolo 94 della Costituzione entro 10 giorni dal giuramento il nuovo governo deve ottenere la fiducia di entrambe le Camere tramite mozione motivata dai gruppi parlamentari e voto nominale per appello. Se non ci riesce resta in carica per svolgere gli affari correnti fino alla formazione di un nuovo Governo.
Link utili:
Costituzione italiana: www.governo.it/it/costituzione-italiana/parte-seconda-ordinamento-della-repubblica/titolo-iii-il-governo/2854#:~:text=93.,mani%20del%20Presidente%20della%20Repubblica